Colombia, rapporto finale sulla guerra con le FARC

In Colombia è stato presentato il dossier finale della Commissione della verità che ha cercato di ricostruire i delitti commessi durante il lungo conflitto armato tra lo Stato e le Forze armate colombiane (FARC).
Dopo la fine della guerra nel 2016 la violenza è ancora presente in diverse regioni, ma il presidente eletto Gustavo Petro ha promesso di accelerare il processo per la costruzione di una pace duratura.
“Il futuro è possibile solo con la verità”, recita lo slogan fuori dal teatro nel centro di Bogotà dove è stato presentato il frutto del lavoro intenso della Commissione della verità. La guerra ha causato 260’000 morti e 7 milioni di profughi interni. “Abbiamo ricevuto la missione di ricostruire quello che è successo in questo conflitto armato durato 60 anni, di dare dignità alle vittime, di contribuire a migliorare la convivenza nelle regioni colpite” ha dichiarato il presidente della Commissione Francisco De Roux.
La Giustizia speciale per la Pace, istituita dopo gli accordi tra lo Stato e le FARC, ha investigato le responsabilità di tutte le parti interessate dal conflitto. Non per emettere condanne, però: si vuole consegnare alla storia la versione più veritiera possibile dei fatti. Sono stati ricostruiti delitti commessi dai guerriglieri marxisti, dai paramilitari di destra, gli eccessi delle forze armate e il peso della criminalità organizzata. L’80% delle vittime erano civili finiti in mezzo agli scontri: a loro e alle loro famiglie si è voluto dedicare il rapporto finale della Commissione.

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