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Ci sarà presto un consigliere federale italo-svizzero?

mezzo busto di jon pult sorridente davanti a un pulpito con microfoni dei media allineati davanti a lui
"Manterrò la doppia nazionalità svizzera e italiana", ha dichiarato. © Keystone / Peter Klaunzer

Il consigliere nazionale socialista grigionese (che ha anche il passaporto italiano) Jon Pult ha annunciato la propria candidatura alla successione di Alain Berset in Consiglio federale.  

Jon Pult è candidato alla successione di Alain Berset in Consiglio federale. Lo ha annunciato lo stesso consigliere nazionale socialista grigionese lunedì davanti ai media di Palazzo federale. 

Pult ha citato quelle che a suo avviso sono le tre principali sfide del Paese: la riforma del sistema sanitario, che andrà condotta senza ridurre le prestazioni; la politica climatica, che avrà successo solo con un impegno comune di tutti; le relazioni con l’Europa, che vanno stabilizzate e sviluppate ulteriormente anche per non aggravare ulteriormente la carenza di manodopera. 

Il grigionese ha poi evocato la sua esperienza: “sono attivo in politica da quando avevo 19 anni. Esprimo sempre le mie opinioni con chiarezza e ne parlo apertamente con tutti finché non troviamo una soluzione”, ha detto affermando di voler adottare lo stesso modus operandi anche in Consiglio federale, qualora fosse eletto. “Lo farei con chiarezza e pragmatismo. Con apertura ad altre opinioni e rispetto per la concordanza”, ha affermato. Nel suo discorso Pult ha anche parlato di coesione, tra le regioni linguistiche, così come tra le regioni alpine e rurali e le città. 

“Manterrò la doppia nazionalità”

Rispondendo alla domanda di un giornalista, il grigionese ha detto che manterrà la doppia cittadinanza svizzera e italiana anche in caso di elezione (contrariamente a quanto fatto da Ignazio Cassis, ndr.). “Fa parte della mia identità, sono nato così”, ha dichiarato. Anche perché, dai 3 ai 6 anni, ha vissuto a Milano, parlando solo italiano e romancio, e il tedesco lo ha imparato quando ha iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia a Domat Ems e a Coira. “È comunque chiaro che la nomina a consigliere federale implica il 100% di lealtà e di impegno per la Svizzera, (…) come del resto faccio già al Consiglio nazionale” 

La sua presenza a Berna è corta: è arrivato in Consiglio nazionale quattro anni fa, ma se si vuole avere una rappresentanza di una generazione più giovane, ha detto, è chiaro che non ci si può aspettare la stessa esperienza delle personalità politiche più navigate. Inoltre, l’uscente Alain Berset è il più giovane dei sette consiglieri e consigliere federali e questo è “un argomento forte a favore di una candidatura giovane”. “Io mi sento pronto”, ha aggiunto. 

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La candidatura di Pult ha ricevuto l’appoggio pieno del suo partito: “Jon conosce la realtà dei centri e delle periferie”, ha detto il presidente del PS retico Andri Perl. “È la candidatura dell’esperienza politica, ma anche quella delle giovani generazioni”, ha aggiunto. 

Pult è il quarto socialista in corsa per accedere al seggio di Berset in Consiglio federale. Oltre al grigionese, hanno presentato le loro candidature il consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch, il consigliere nazionale bernese Matthias Aebischer e il consigliere di Stato basilese Beat Jans. 

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