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Indagine su preti pedofili in Pennsylvania “Coperture in Vaticano”

La Chiesa di santa Teresa a Shavertown dove, secondo gli inquirenti si sarebbero consumati numerosi abusi sessuali. Keystone

Le dichiarazioni dell'ex nunzio a Washington Carlo Maria Viganò e le inchieste su numerosi casi di pedofilia che coinvolgono sacerdoti in Pennsylvania stanno scuotendo il Vaticano.

L’attacco virulento ai vertici della Chiesa, che non ha risparmiato neanche Papa Francesco, è giunto dall’ex rappresentante della santa sede negli Stati Uniti il quale, in una lettera pubblicata da diverse testate ultraconservatrici, sostiene che personaggi ecclesiastici di primo piano abbiano coperto abusi.

Attacco frontale

In particolare, monsignor Viganò ha accusato il Papa, arrivando a chiederne le dimissioni, di non essere intervenuto nonostante lui lo avesse informato fin dal giugno 2013 delle violenze sessuali su seminaristi da parte dell’ex cardinale della capitale Usa, Theodore McCarrick, recentemente estromesso dal Sacro Collegio.

Da parte sua Bergoglio, che aveva già dichiarato che non voleva commentare le presunte rivelazioni dell’ex nunzio poiché “si commentano da sole”, ha riconosciuto oggi nell’udienza generale a Roma che “la Chiesa in passato non ha saputo affrontare in maniera adeguata questi crimini”.

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In realtà proprio Papa Francesco, una volta conclusa l’inchiesta dell’arcidiocesi di New York su McCarrick (che ha valutato “credibili e fondate” le accuse a carico dell’ex arcivescovo di Washington), l’ha condannato attraverso il cardinale Pietro Parolin a non esercitare più pubblicamente il suo ministero sacerdotale e poi il 2 agosto scorso, privato del titolo di cardinale, in attesa della conclusione del processo canonico che potrebbe concludersi con la riduzione allo stato laicale.

Scottante inchiesta in Pennsylvania

Ma a rinfocolare lo scandalo sono state anche le affermazioni ai media statunitensi del procuratore generale della Pennsylvania Josh Shapiro, secondo il quale due settimane fa sono emerse le gravi responsabilità di oltre 300 sacerdoti nei confronti di un migliaio di vittime di violenze nell’arco di 70 anni e in sei delle otto diocesi dello Stato.

È quanto si desume dai documenti ecclesiastici analizzati per due anni da un gran giurì di 23 persone che lo scorso 16 agosto ha pubblicato le sue scioccanti conclusioni. “Non c’erano solo abusi sessuali diffusi, stupri di bambini, c’era una sistematica copertura che arrivava fino in Vaticano”, ha precisato Josh Shapiro alla Nbc.

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