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“Fa disinformazione” e le reti sociali censurano Trump

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Questa volta Facebook ha mostrato il pollice verso a Donald Trump. Keystone / John G. Mabanglo

Per la prima volta, Facebook ha rimosso un post del presidente statunitense, nel quale sosteneva che i bambini sono quasi immuni al coronavirus.

Il video postato da Trump – estratto da un’intervista concessa all’emittente Fox News – “contiene dichiarazioni false, secondo cui determinati gruppi di persone sono immuni alla Covid-19; ciò rappresenta una violazione delle nostre politiche in materia di disinformazione riguardo al coronavirus”, ha dichiarato un portavoce di Facebook.

A intervenire non è stato solo il social media di Mark Zuckerberg, ma anche Twitter, che per lo stesso motivo ha rimosso un tweet con lo stesso contenuto del team elettorale di Trump e Youtube.

Se Twitter era già intervenuto per cancellare dei messaggi del presidente, Facebook è la prima volta che compie un passo simile.

“Non sono gli arbitri della verità”

L’equipe di Trump ha reagito accusando i due giganti del web di parzialità nei confronti dell’inquilino della Casa Bianca. “Le reti sociali non sono gli arbitri della verità”, ha dichiarato Courtney Parella, una delle portavoce della campagna elettorale di Trump.

Il presidente non ha da parte sua risposto, limitandosi a ribadire quanto dichiarato a Fox News durante una conferenza stampa alla Casa Bianca.  

Facebook ha recentemente rafforzato la sua politica relativa alla moderazione dei post, dopo essere stato ripetutamente criticato per essere un vettore di ‘fake news’.

Il servizio del TG:

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tvsvizzera.it/mar/afp con RSI (TG del 6.8.2020)



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