Biden: “Ora si teme lo scontro tra talebani e ISIS”
Il presidente americano Joe Biden ha confermato il ritiro completo della presenza USA in Afghanistan entro il 31 agosto, adducendo tra l'altro rischi crescenti di terrorismo. Non da parte dei talebani, ma - questo è l'allarme lanciata dalle intelligence occidentali - dell'ISIS. Lo Stato islamico, nemico dei talebani, potrebbe ora approfittare del caos per far sentire la propria voce.
Quando la scorsa settimana i talebani sono entrati a Kabul, in tutto il mondo le varie organizzazioni jihadiste intonavano inni di vittoria. Tutte, tranne una: l’ISIS, che con i talebani non è mai andata d’accordo, anzi che ora li considera traditori e addirittura “agenti degli americani”.
La branca afghana dell’ISIS – chiamata Khorasan (antico nome persiano di parte dell’Asia Centrale) – ha cominciato a svilupparsi nel 2015. A differenza dei talebani, i suoi leader sono quasi tutti stranieri, molti pakistani, ex combattenti dello Stato islamico in Siria o in Iraq e che da lì si sono poi trasferiti in Afghanistan.
La Catena della Solidarietà ha lanciato una raccolta fondi per la crisi in Afghanistan.
Le donazioni con la menzione “Afghanistan” possono essere effettuate online su www.catena-della-solidarieta.chCollegamento esterno o tramite e-banking al numero di conto IBAN CH82 0900 0000 1001 5000 6.
La Catena della solidarietà è un’istituzione incaricata di raccogliere fondi in casi di crisi e grave bisogno, creata dalla Società svizzera di radiotelevisione (SRG-SSR, di cui fa parte anche swissinfo.ch) e sostenuta da altri media.
Gli attacchi aerei americani degli ultimi anni hanno ucciso diversi leader chiave. Nel 2017, contro di loro, nascosti in una grotta, Donald Trump aveva addirittura sganciato la cosiddetta “madre di tutte le bombe”: 10 tonnellate di esplosivo. Nonostante questo, e nonostante la ferma ostilità talebana, quest’anno gli attentati perpetrati dal gruppo sono aumentati, e nel paese ci sarebbero ancora 1500-2000 combattenti, sparsi sul territorio in piccole cellule.
Il timore statunitense è che il gruppo possa tentare mosse simboliche. Un attentato contro civili all’aeroporto sarebbe un disastro non solo per Washington, ma anche per i talebani che ora devono dimostrare di avere il controllo sul loro nuovo stato.
Kamala Harris in Vietnam
La vicepresidente Kamala Harris, che poco si è vista nelle ultime settimane, è intanto volata in Vietnam.
In collegamento dall’Asia con il TG della RSI di stasera, il commento sul contesto geopolitico di Loretta Dalpozzo.
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