Berset, Dubai è “l’ultima occasione per agire in favore del clima”
Il presidente svizzero sostiene le rivendicazioni dei Paesi colpiti dai cambiamenti climatici.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
La Svizzera metterà sul piatto 170 milioni di franchi su quattro anni per aiutare i Paesi maggiormente interessati dal riscaldamento globale.
Intervenendo alla Conferenza ONU sul clima (COP 28) a Dubai il presidente della Confederazione Alain Berset – in uno dei suoi ultimi discorsi all’estero in qualità di rappresentante del Governo svizzero – ha ricordato che negli ultimi due anni il volume dei ghiacciai elvetici si è ridotto del 10%.
Un grado in più a livello planetario, ha aggiunto, si traduce in un riscaldamento di due gradi in Svizzera, a causa della sua particolare posizione geografica.
L’obiettivo di un aumento della temperatura media di 1,5 gradi rispetto all’epoca preindustriale, ha sottolineato il consigliere federali friburghese, può essere raggiunto soltanto con l’impegno di tutti i Paesi. In proposito la COP28, ha insistito, rappresenta l’ultima occasione per agire e raggiungere l’obiettivo citato (limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi).
La Confederazione chiede inoltre che siano approvate risoluzioni per l’abbandono del carbone entro il 2040 e del petrolio e del gas entro il 2050.
E riguardo alla creazione di un fondo per compensare le perdite e i danni climatici nei Paesi vulnerabili, di cui si sta discutendo a Dubai, Berset ha auspicato che tutti gli Stati che producono molte emissioni inquinanti e hanno mezzi finanziari, si impegnino a contribuire.
Da parte sua la Svizzera sta facendo i compiti. Nei prossimi quattro anni, il Consiglio federale stanzierà 135 milioni di franchi al Fondo verde per il clima, 15 milioni al Fondo per l’adattamento, 15 milioni per la finestra per il clima della Banca africana di sviluppo, nonché 5 milioni al Fondo per l’Amazzonia e 1 milione di franchi alla Rete di Santiago.
L’obiettivo è di raddoppiare il contributo per l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Alain Berset resterà fino a domani negli Emirati Arabi. È previsto solo in un secondo tempo l’arrivo a Dubai del ministro dell’Ambiente Albert Rösti, che parteciperà a incontri ministeriali e firmerà specifici accordi bilaterali sulla riduzione delle emissioni inquinanti.
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