Berna non intende espellere i diplomatici di Mosca
Il mandato a favore della Georgia e il funzionamento dell'ambasciata elvetica a Mosca impediscono a Berna di adottare la misura presa dalle altre cancellerie occidentali.
La Svizzera, a differenza di vari Paesi europei, non espelle per ora diplomatici russi. È quanto ha deciso il Consiglio federale, come ha riferito alla RSI oggi, mercoledì, un portavoce del governo. Per l’esecutivo i canali di comunicazione con la Russia “devono essere mantenuti”.
La decisione è stata presa nell’interesse del mandato esercitato dalla Confederazione in favore della Georgia.
Inoltre provvedimenti di espulsione, rileva sempre il portavoce, potrebbero “influire sul funzionamento dell’ambasciata elvetica a Mosca”. E questo “non sarebbe nell’interesse delle cittadine e dei cittadini svizzeri”.
Molti Stati europei hanno invece proceduto all’espulsione di funzionari russi, in risposta alle denunce di crimini di guerra a Bucha e intorno a Kiev.
Berna timida con le sanzioni?
Intanto, sempre oggi, c’è da registrare la richiesta dell’Ucraina alla Svizzera di impegnarsi maggiormente sul piano delle sanzioni a Mosca.
Pur ringraziando Berna per l’aiuto ricevuto finora l’ambasciatore ucraino Artem Rybchenko ha chiesto alla Confederazione di essere più attiva, più veloce e incisiva nell’applicazione delle sanzioni allo scopo di fare desistere la Russia dall’aggressione militare.
L’impressione di Kiev è che finora gli operatori finanziari e le autorità elvetiche non abbiano fatto tutto il possibile per individuare i beni detenuti nel paese dagli oligarchi russi vicini a Putin.
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