La Sinfonia n. 9, interpretata dall'Orchestra della Svizzera italiana e dal Coro della Radiotelevisione, diretti da Vladimir Ashkenazy, ha battezzato la Sala Teatro del nuovo Polo culturale
Il concerto inaugurale del LAC ha proposto la Sinfonia n. 9 in re minore di Ludwig van Beethoven, una tra le pagine più celebri e amate di tutta la storia della musica e simbolo sia di solennità – un vero e proprio monumento che nel 1824 unì passato, presente e futuro della musica – sia di gaudio grazie al celebre Inno alla gioia su testo di Schiller che appare nel finale del quarto movimento.
E per salutare un evento importante come l’inaugurazione musicale della Sala Teatro del LAC, venerdì 25 settembre, non potevano che esserci i principali protagonisti della regione: l’Orchestra della Svizzera italiana e il Coro della Radiotelevisione svizzera. Con loro il direttore ospite principale Vladimir Ashkenazy (coadiuvato dal preparatore del coro Donato Sivo) e un cast di solisti di levatura internazionale ad interpretare un programma al tempo stesso solenne e gioioso: la soprano Christiane Oelze, la mezzosoprano Anna Bonitatibus, il tenore Christoph Strehl e il baritono Olafur Sigurdarson.
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