Il regno del Bahrain si presenta all’inizio del braccio lungo del Decumano nel più discreto dei modi. Il muro bianco che lo delimita è talmente uniforme che se non fosse per la scritta dorata nazionale e le chiome delle palme che sporgono potrebbe sembrare una barricata da lavori in corso. Invece è tra i padiglioni più curiosi.
L’antico fregio
Il progetto è ricavato da un antico fregio che, riportato in pianta, riporta lo spazio dove due passerelle curvilinee attraversano 10 ambienti e altrettanti giardini a rappresentare il patrimonio agricolo del piccolo regno affacciato sul Golfo Persico. Per raccontare di più ed evocare gli ambienti locali, si è fatto uso di espedienti come amplificatori che diffondono rumore d’acqua, un filmato che presenta scene di vita quotidiana, la sala a fine percorso che ospita reperti archeologici. Le didascalie incise nello stesso colore delle pareti sono molto eleganti ma quasi illeggibili. A metà padiglione, il piccolo bar ristoro è tra i più quieti di Expo.
Atmosfere da evocazione
Tutto il verde esposto, in almeno metà dello spazio, darà frutti nel corso dei sei mesi ed è uno degli elementi da premiare in un padiglione che, in proporzione all’area occupata, racconta molto senza essere appariscente. Completamente prefabbricato, a fine manifestazione sarà trasferito in una piazza di Manama, la capitale costruita su un arcipelago, per diventare un giardino botanico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Emirati Arabi. Le onde nel deserto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il padiglione degli Emirati Arabi è stato uno dei primi presentati e ha mantenuto tutto il fascino del progetto, un sinuoso canyon che nella sua semplicità racconta l’essenzialità del deserto. Le pareti e il materiale aiutano molto a rendere l’atmosfera. Le steli sacre tra le dune Il pubblico è invitato ad accodarsi all’aperto fiancheggiando la…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il padiglione del Sultanato dell’Oman è posizionato di fronte all’entrata est ed è tra i più appariscenti dell’intera esposizione. E’ suddiviso in quattro spazi che rappresentano l’acqua, le oasi, il mare e le tradizioni. Accoglie il visitatore con una scalinata tra la cascata che rappresenta il sistema di irrigazione locale e una sfarzosa fontana che,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il padiglione del Marocco sposa in pieno forme e colori della tradizione locale. Chiunque sia stato nel paese al limite occidentale del Maghreb, ne riconosce il carattere già a partire dalla matericità delle pareti dell’edificio affacciato al braccio corto del decumano. Il percorso di visita inizia sotto il ritratto del re Mohammad VI e si…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il padiglione di Israele sorge all’incrocio tra cardo e decumano. Il campo coltivato che riveste la copertura inclinata non passa inosservato, integrandosi con le immagini del megaschermo che suggestionano con la natura e le bellezze del paese. Se di giorno colpisce, l’effetto caleidoscopico di sera abbaglia attraendo l’attenzione di chiunque passi davanti. Il percorso è…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Kuwait si presenta a Expo con uno dei padiglioni più appariscenti, riconoscibile per le grandi vele bianche che filtrano l’ingresso dal braccio maggiore del decumano. Il fondo sabbioso ha il merito di trasportare subito il visitatore in suggestioni lontane, confermate dalla cascata d’acqua e dal volo del falco che si vive nella cupola che…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.