La Confederazione non sembra intenzionata a uniformarsi all'Unione Europea in tema di veicoli a zero emissioni inquinanti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
La Commissione dei trasporti della Camera bassa ha infatti bocciato, con 14 voti contro 11, un’iniziativa della socialista Gabriela Suter che chiedeva di vietare dal 2035 l’immatricolazione di vetture con motori alimentati da fonti fossili, come proposto dal parlamento e dal Consiglio europeo. Misura che riguarda in particolare le auto convenzionali e i veicoli utilitari leggeri fino a 3,5 tonnellate con motore a combustione (categoria B) ma non le automobili a benzina e diesel già in circolazione.
In realtà il provvedimento non è ancora stato confermato dai Ventisette anche se Danimarca, Austria, Svezia e Slovenia, si sono già espresse in proposito nel novembre 2021, in occasione del vertice sul clima di Glasgow e sembra esserci sufficiente consenso a livello continentale.
In Svizzera, ha sottolineato la parlamentare argoviese, le emissioni nocive prodotte dal traffico veicolare hanno raggiunto la soglia degli 11,5 milioni di tonnellate, vale a dire il 28% del totale di CO2. A suo giudizio il termine temporale è sufficiente per consentire all’industria del settore di adeguarsi e inoltre tale divieto permetterà di raggiungere più rapidamente gli obiettivi climatici sottoscritti da Berna.
Un orientamento che non viene condiviso dalla maggioranza della commissione competente del Nazionale per la quale un simile divieto non è opportuno, poiché il raggiungimento degli obiettivi climatici deve avvenire attraverso misure tecnologicamente neutre. Naturalmente questo è solo un primo passo di una vicenda che è destinata ad avere numerosi sviluppi nei prossimi anni.
30 anni fa il mondo assisteva alla morte di Ayrton Senna
Questo contenuto è stato pubblicato al
30 anni fa, il 1° maggio 1994 moriva il campione di Formula 1 Ayrton Senna in un tragico incidente a Imola nel corso di una gara.
Le proteste statunitensi salutate nella Striscia di Gaza
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’eco delle proteste nei campus universitario statunitensi è arrivata nella striscia di Gaza, dove sono apparsi cartelloni di apprezzamento rivolti agli atenei coinvolti.
Condannato un politico vodese che ha distribuito decine di falsi certificati Covid
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente dell'UDC di Yverdon-les-Bains Christophe Loperetti è stato condannato a 15 mesi di carcere sospesi per aver emesso 49 falsi certificati, ma secondo la corte sarebbe "solo la punta dell'iceberg".
Manifestazioni in tutta la Svizzera per il 1° maggio, pochi disordini
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di persone sono scese nelle strade elvetiche in occasione della Festa del lavoro per chiedere salari più alti, premi di cassa malati più bassi e protestare contro il capitalismo.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cyberattacco contro la ditta Xplain, che ha portato sul darkweb dati sensibili della Polizia federale (fedpol) e dell'Ufficio delle dogane, ha portato il Governo elvetico a rivedere, inasprendole, le regole in vigore.
Trapianto d’organi, il consenso presunto solo dal 2026
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il modello del consenso presunto per la donazione di organi dovrà aspettare almeno il 2026 per poter entrare in vigore. Si attende la disponibilità dell'identità elettronica necessaria per iscriversi nel registro dei donatori.
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia di New York è entrata nell'Hamilton Hall della Columbia University da una delle finestre dell'edificio, su richiesta dell'ateneo.
Automobilisti tedeschi indisciplinati in Svizzera, le multe arrivano a casa
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oggi entra in vigore l'accordo di polizia bilaterale tra Germania e Svizzera che regola tra l'altro il pagamento delle multe.
Più strumenti per accertare l’identità dei richiedenti l’asilo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per accertare l'identità, la cittadinanza o l'itinerario di viaggio di un richiedente l'asilo le autorità elvetiche potranno a partire dall'aprile 2025 esaminare i loro telefonini o eventuali personal computer.
“Il primo maggio va abolito dai giorni festivi ufficiali”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per i Giovani liberali radicali svizzeri la ricorrenza del primo maggio andrebbe abolita quale giorno festivo: non ci sarebbe nulla da festeggiare e l'astensione dal lavoro porterebbe a una perdita di benessere.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.