Autostrade svizzere come aerodromi per i caccia militari
Sarà ripristinata una strategia adottata durante la Guerra Fredda: i caccia dell’aviazione militare atterreranno e decolleranno di nuovo dalle autostrade svizzere.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Lo ha affermato il comandante delle Forze aeree Peter Merz, secondo quanto riferisce il settimanale Schweiz am Wochenende. Intervenuto all’assemblea generale di “Festungsgürtel Kreuzlingen”, un’associazione che si batte per la conservazione delle installazioni militari messe fuori servizio, a Bottighofen (TG) il divisionario ha parlato della necessità di ricostruire il know-how perduto delle forze armate, dell’aereo da combattimento più moderno al mondo, l’F-35, dei droni e della guerra in Ucraina, un conflitto che ha portato a un ripensamento anche nell’esercito svizzero.
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Affrontando poi il tema della futura decentralizzazione delle forze aeree Peter Merz ha ricordato che “i piloti dei caccia decollavano e atterravano di tanto in tanto sulle autostrade”. “Abbiamo intenzione di farlo di nuovo qua e là”, ha quindi spiegato l’alto graduato, svelando l’obiettivo di far decollare e atterrare di nuovo gli aerei da combattimento negli ex campi d’aviazione militari o nelle autostrade *il prima possibile”.
A conforto della sua tesi il divisionario dell’esercito rossocrociato ha mostrato ai partecipanti immagini di caccia Tiger che decollavano su quella che allora era la Strada Nazionale 3, vicino a Flums (SG), dove tutte e quattro le corsie autostradali erano state usate come pista il 15 ottobre 1985. Il divisionario ha anche parlato di una strategia di decentramento: “In futuro, saremo in grado di dispiegare i nostri aerei da combattimento e i nostri droni da campi d’aviazione alternativi oltre a quelli conosciuti”.
Per questo motivo sarebbero già in corso accertamenti per individuare in tutto il paese installazioni che possono essere riconvertite in campi d’aviazione militari temporanei entro un breve lasso di tempo. L’ubicazione degli aerodromi sostitutivi non è stata comunicata e verrebbe attivata, con piccole modifiche temporanee, solo in caso di necessità di difesa.
Dal punto di vista strutturale, dovrebbero essere apportate solo minime modifiche temporanee. Oltre alla ricerca di piste sui tratti autostradali, potrebbero essere temporaneamente riattivati anche i campi d’aviazione militari in disuso.
Alla fine degli anni Cinquanta, in Svizzera ci fu un ampio dibattito sulle forze aeree e alla fine il parlamento approvò venti campi d’aviazione militari e diverse piste di fortuna sulle autostrade, sulle quali gli aerei da combattimento avrebbero potuto decollare e atterrare.
Le autostrade furono costruite appositamente in rettilineo per circa due chilometri e dotate di barriere d’urto centrali rimovibili in più tratti, rinunciando al verde nel mezzo. I tratti autostradali modificati si trovavano a Münsingen (BE), Oensingen (SO), Alpnach (OW), Lodrino (TI), Sion (VS), Flums (SG) e Payerne (VD).
Durante le esercitazioni, questi luoghi potevano diventare aerodromi in meno di sei ore e due ore dopo il decollo dell’ultimo aereo l’autostrada poteva essere riaperta. L’ultima esercitazione operativa si è svolta nel 1991.
In quell’occasione a Flums, 32 anni fa, l’autostrada era stata chiusa e le barriere d’urto rimosse, mentre una torre provvisoria era stata allestita in un silos per cereali. Sebbene il pubblico non ne fosse stato informato, la notizia dell’imminente esercitazione dei caccia sull’autostrada di San Gallo aveva fatto rapidamente il giro del mondo, facendo accorrere folle di curiosi.
Nel prossimo futuro sarà quindi ripristinata un’usanza che inorgogliva la popolazione elvetica e suscitava l’interesse in tutto il mondo.
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