I costi della salute per le tasche dei cittadini e le cittadine, tenuti a pagare premi assicurativi in costante crescita, si fanno di anno in anno più pesanti. Ma i Cantoni, secondo quanto denunciano i sindacati, non farebbero abbastanza per alleviare questo salasso.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Lo scorso anno la maggior parte di questi, accusa l’Unione sindacale svizzera (USS), non ha sfruttato completamente i fondi messi a disposizione per la riduzione dei premi di cassa malattia.
Secondo i calcoli dell’USS, se nel 2022 i Cantoni avessero esaurito appieno i propri budget sarebbero stati versati complessivamente 234 milioni di franchi in più (+9%). Risorse che quindi vengono a mancare ai bilanci delle famiglie.
Da uno studio effettuato dai sindacati risulterebbe infatti che 21 Cantoni avrebbero potuto sovvenzionare maggiormente le e gli assicurati nel 2022, vale a dire quattro in più rispetto a quelli che l’anno precedente non avevano esaurito il budget previsto per questo scopo.
In passato la Confederazione ha aumentato annualmente il suo contributo per la riduzione dei premi di cassa malati mentre dieci Cantoni l’hanno ridimensionato, in termini nominali, nell’ultimo decennio.
Altri ancora lo hanno incrementato in modo sensibile, anche se, osservando più da vicino, per alcuni di questi particolarmente popolosi, come Zurigo e Berna, l’aumento risulta assai relativo in rapporto al numero di abitanti.
Per l’Unione sindacale i Cantoni ignorano lo “shock dei premi”, che si ripeterà anche per il 2024: invece di ammortizzare il crescente carico dell’assicurazione malattia, sottolineano i sindacati, essi tagliano, a livello reale, i budget per le riduzioni dei premi, nonostante le casse cantonali siano piene.
Stando all’analisi dell’USS, nel 2000 nell’assicurazione di base il 12,4% dei premi era stato finanziato attraverso le riduzioni garantite dagli enti pubblici. Poco più di vent’anni più tardi la quota è scesa al 7,6%, una contrazione di quasi il 40%. Nello stesso lasso di tempo il carico dei premi sulle economie domestiche è per contro più che raddoppiato, passando dal 6,5 al 14%.
La riduzione individuale dei premi (RIP) viene finanziata dalla Confederazione e dai Cantoni. Dalla nuova impostazione della perequazione finanziaria (2008), il sussidio federale è fissato al 7,5% dei costi lordi dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie e suddiviso tra i Cantoni in proporzione alla popolazione residente.
A differenza dei Cantoni, la Confederazione aumenta i contributi annualmente in base all’incremento dei costi.
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