Non si placano le polemiche sull’aereo da combattimento statunitense F-35A scelto dalla direttrice del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Viola Amherd: stando alla stampa domenicale elvetica i prezzi stabiliti non sarebbero definitivi e che il costo finale potrebbe essere più alto di quello annunciato (5,068 miliardi di franchi che diventeranno 15,5 miliardi una volta aggiunte le spese d’esercizio).
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Contenuto esterno
Armasuisse ha però smentito in una nota, dicendo di non aspettarsi nessuna butta sorpresa al momento di passare alla cassa. Questo perché l’operazione è gestita dal Governo USA e perché l’offerta è vincolante e copre tutti i costi per una durata di 10 anni.
Secondo SonntagsZeitung e SonntagsBlick l’organo statunitense responsabile dei contratti d’armamento con Paesi stranieri (l’Agenzia della difesa per la sicurezza e la cooperazione) precisa che lo Stato acquirente deve pagare qualora i costi dovessero superare quanto inizialmente stabilito. Armasuisse smentisce anche in questo caso: i contratti con il produttore Lockheed Martin sono strettamente controllati e nel caso in cui gli oneri superassero quanto concordato, Washington farebbe valere nei confronti del fabbricante il carattere vincolante dei prezzi in favore della Confederazione.
In oltre 40 anni di esperienza di affari con gli americani, prosegue l’Ufficio federale dell’armamento, non si è mai registrato uno sforamento dei costi. Washington ha inoltre già calcolato nel prezzo una possibile futura inflazione. Questo significa anche che se i costi scenderanno a causa di un’inflazione più debole, la Svizzera ne trarrà beneficio.
Gran San Bernardo, ripristino terminato ma la strada resta chiusa
Questo contenuto è stato pubblicato al
I lavori di riparazione termineranno oggi, ma le operazioni di messa in sicurezza delle pareti rocciose proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Fondi giù del 10% per le ong svizzere attive all’estero
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 2025 e nel 2026 i contributi alle ong svizzere per la cooperazione internazionale all'estero subiranno un taglio del 10,5% rispetto al biennio precedente.
BNS: la priorità è la stabilità dei prezzi, ribadisce Schlegel
Questo contenuto è stato pubblicato al
Mantenere la stabilità dei prezzi è il compito principale della Banca nazionale svizzera. Lo ha ribadito oggi, il presidente della direzione Martin Schlegel.
Iniziativa responsabilità ambientale, campagne dalle cifre modeste
Questo contenuto è stato pubblicato al
Circa 665'000 franchi sono stati spesi durante le campagne della votazione federale dello scorso 9 febbraio, data in cui gli svizzeri hanno respinto l'iniziativa per la responsabilità ambientale.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel giro di una settimana, la polizia vallesana ha sequestrato due monopattini in grado di superare i 100 km/h. Le trottinette sono state confiscate e i proprietari denunciati.
Dazi, la Svizzera è tra i partner prioritari degli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Svizzera figura tra i 15 Paesi con cui gli Stati Uniti intendono trovare rapidamente una soluzione alla questione dei dazi doganali. Lo ha affermato la ministra delle finanze e presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Fermati a Sils due uomini con gioielli e orologi rubati nell’auto
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dipendenti dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno scoperto orologi, gioielli e monete rubati durante un controllo di un veicolo a Sils in Engadina (GR) all'inizio di aprile. I due occupanti dell'auto con targhe italiane sono stati consegnati alla polizia cantonale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.