Alla COP15 di Montreal è stato compiuto “un passo importante per la biodiversità”
L'accordo raggiunto alla 15esima conferenza dell'ONU sulla biodiversità, che si è conclusa lunedì a Montréal, è accolto con soddisfazione dal responsabile della delegazione svizzera Franz Perrez. Su alcuni punti, la Confederazione avrebbe però auspicato obiettivi più ambiziosi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
4 minuti
tvsvizzera.it/mar con Keystone-ATS
L’aspetto più importante dell’intesa siglata nella città canadese dai rappresentanti di oltre 190 Stati è che fissa obiettivi molto concreti, in particolare quello di proteggere entro il 2030 il 30% della superficie terrestre e marittima mondiale, ha rilevato Franz Perrez, intervistato dall’agenzia Keystone-ATS.
Si tratta di “un passo importante per la biodiversità”, ha sottolineato il responsabile della delegazione svizzera. Perrez spera ora che l’intesa “dia un impulso al maggior numero possibile di Paesi affinché adattino le proprie strategie”.
Per la Confederazione, su alcuni punti precisi la conferenza di Montréal (COP15) avrebbe potuto però spingersi più in là, in particolare per quanto concerne la riduzione dei pesticidi o l’impegno finanziario degli Stati. A tal proposito, a Montréal i Paesi più ricchi si sono impegnati a versare 30 miliardi annui entro il 2030 per aiutare quelli in via di sviluppo a proteggere la biodiversità.
Contenuto esterno
Le organizzazioni ambientaliste svizzere sono da parte loro un po’ più critiche. La sezione svizzera del WWF è sostanzialmente soddisfatta, ma critica la mancanza di meccanismi vincolanti in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi.
Greenpeace Svizzera deplora invece il fatto che la questione di come verranno raggiunti gli obiettivi resti aperta. Per Birdlife Svizzera, l’accordo è un passo nella giusta direzione, ma non fermerà la perdita di biodiversità. Pro Natura ritiene che non sia stato possibile invertire la tendenza a favore della natura.
“Patto di pace con la natura”
Per raggiungere l’accordo sono stati necessari quattro anni di negoziati, dieci giorni di conferenza e un’intera notte di maratona diplomatica.
Questo “patto di pace con la natura”, come lo ha definito il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, mira a proteggere la terra, gli oceani e le specie dall’inquinamento, dal degrado e dalla crisi climatica.
La misura faro è come detto la creazione di aree protette sul 30% della superficie del pianeta (oggi sono pari 17% delle terre e all’8% dei mari). Il provvedimento è stato paragonato a quello sul clima preso alla conferenza di Parigi nel 2015 per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
Il testo prevede anche garanzie per le popolazioni indigene, custodi dell’80% della biodiversità residua della Terra. Propone di ripristinare il 30% dei terreni degradati e di dimezzare il rischio derivante dai pesticidi.
30 miliardi entro il 2030
Nel tentativo di risolvere la scottante questione finanziaria tra Nord e Sud, la Cina propone anche di raggiungere “almeno 20 miliardi di dollari” di aiuti internazionali annuali per la biodiversità entro il 2025 e “almeno 30 miliardi entro il 2030”, una somma tre volte più elevata rispetto ad oggi.
“La maggior parte delle persone dice che è meglio di quanto ci si potesse aspettare; e questo da entrambe le parti, sia per i Paesi ricchi che per quelli in via di sviluppo. È indubbiamente il segno che è un buon testo”, ha dichiarato il ministro dell’ambiente del Gabon Lee White.
Questo testo è “un significativo passo avanti nella lotta per la protezione della vita sulla Terra, ma non sarà sufficiente”, ha invece osservato Bert Wander, dell’organizzazione non governativa Avaaz. “I Governi dovrebbero ascoltare ciò che dice la scienza e aumentare rapidamente le loro ambizioni di proteggere metà della Terra entro il 2030”, ha aggiunto.
Il Consiglio federale intende risparmiare da 3 a 4,5 miliardi di franchi nei prossimi anni
Questo contenuto è stato pubblicato al
"Abbiamo un problema di uscite, non di entrate". Così ha giustificato oggi la "ministra" delle finanze Karin Keller-Sutter il piano di risparmi che dovrebbe alleggerire il bilancio federale di 3-3,5 miliardi di franchi dal 2027 e di 4-4,5 miliardi all'anno dal 2030.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’emergenza incendi sta colpendo diversi Paesi sudamericani. Scenari disastrosi provocati dalla concomitanza delle temperature elevate, la mancanza di piogge e l’azione dolosa di chi vuole conquistare nuovi spazi a scapito di boschi e foreste.
Temu accusata di pratiche scorrette in Svizzera, si attiva la SECO
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le critiche dei dettaglianti svizzeri nei confronti di Temu, la piattaforma di vendita online cinese di articoli a basso prezzo in forte espansione nella Confederazione, stanno producendo un primo effetto.
Ex pompiere condannato a 11 anni per incendi intenzionali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale distrettuale di Bucheggberg-Wasseramt (SO) ha condannato oggi un 35enne ex pompiere per incendi intenzionali plurimi a 11 anni e cinque mesi di prigione.
LU: decine di feriti in incidente chimico a fabbrica Bell
Questo contenuto è stato pubblicato al
Alcune decine di persone sono rimaste ferite a causa di una fuga di ammoniaca verificatasi nell'edificio della fabbrica di prodotti a base di pollo della Bell a Zell (LU). Lo ha indicato un portavoce dei vigili del fuoco all'agenzia di stampa Keystone-ATS.
In Svizzera una crescita debole nel 2024 e un moderato dinamismo nel 2025, secondo la SECO
Questo contenuto è stato pubblicato al
La crescita economica nel 2024 sarà sensibilmente inferiore alla media pluriennale, per poi accelerare moderatamente nel 2025: è questa, in estrema sintesi, la previsione della Segreteria di Stato dell'economia (Seco) riguardo alla congiuntura elvetica del biennio.
È meglio abitare nella Svizzera centrale che a sud delle Alpi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo una classifica, alcuni dei peggiori comuni dove abitare si trovano in Ticino, mentre il migliore è nel canton Lucerna.
Dalle confezioni di cibi 3’600 contaminanti nel corpo umano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Trovate nel corpo umano 3'600 contaminanti che provengono dalle confezioni degli alimenti e da altri materiali che vanno a diretto contatto con i cibi durante la loro lavorazione, conservazione e cottura.
OK del Consigio nazionale per un aumento della spesa dell’esercito
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'esercito avrà a disposizione 29,8 miliardi per il periodo 2025-2028. Tale somma è di 4 miliardi superiore a quanto chiesto dal Consiglio federale. L'aumento sarà finanziato procedendo a compensazioni in altri settori. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale.
La tempesta Boris arriva in Italia e in Emilia Romagna torna la paura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo un anno e mezzo torna la paura. Dopo l'alluvione che nel maggio 2023 ha devastato la Romagna, un altro evento climatico estremo è tornato a colpire una parte di quelle zone.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La moria della fauna selvatica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Negli ultimi 50 anni la popolazione di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci nel mondo è calata in media del 69%.
I cambiamenti climatici modificano le abitudini degli animali
Questo contenuto è stato pubblicato al
A causa del riscaldamento globale sono sempre di più gli animali che devono spostarsi in alta montagna per poter sopravvivere.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.