Due moto, di cui una Indian, appartenute a Emanuele Filiberto di Savoia, nipote dell’ultimo re d’Italia, fanno parte del patrimonio “reale” messo all’asta questi giorni a Ginevra,
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tvsvizzera-it/spal con agenzie
Tra gli oggetti preziosi che saranno battuti, per la gioia dei nostalgici della monarchia sabauda, ma anche di semplici collezionisti – figurano anche un divano in skai bianco, una delicata tazza del XVIII ma anche un biliardino per bambini e bambine.
In totale sono più di duecento i beni provenienti dalla vecchia dimora ginevrina del principe Vittorio Emanuele di Savoia e di sua moglie Marina Doria, vale a dire i genitori di Emanuele Filiberto. Una parte di questi vengono offerti su una piattaforma online fino al 18 di settembre mentre gli altri verranno battuti due giorni dopo dalla casa d’aste Genève Enchères.
“Abbiamo un mix di cimeli storici, tra cui un servizio del XIX secolo realizzato per un ballo dato dalla Regina Vittoria nella City Hall di Londra, così come oggetti molto più pop come scatole di Bulgari e Van Cleef & Arpels, e una moto Indian Sport Scout del 1941”, ha spiegato Cyril Duval, uno dei soci della casa d’aste.
Il veicolo, stimato tra i 15’000 e i 20’000 franchi svizzeri, “apparteneva al principe ereditario Emmanuele Filiberto, un principe del rock’n’roll del XX secolo, con le braccia tatuate, che amava andare in moto con Johnny Hallyday”, ha detto.
L’intero patrimonio è valutato tra i 100’000 e i 150’000 franchi svizzeri ma secondo Duval le stime hanno poca importanza: “Siamo dinnanzi a una collezione che provoca emozioni”.
La collezione comprende cimeli storici e parte dell’arredamento della villa che i Savoia avevano costruito negli anni ’70 alla periferia di Ginevra, a Vésenaz. “Il Principe e la Principessa hanno venduto” la loro casa di Ginevra “quest’anno per andare in un’altra delle loro residenze”, a Gstaad, un elegante resort nelle Alpi svizzere, “ed è questo motivo che li ha spinti a proporre questa vendita che permette ai collezionisti di avere alcuni degli oggetti che possono aver sognato di vedere nelle riviste o sugli schermi”, ha detto Duval.
Tra gli altri lotti figurano anche oggetti legati al patrimonio della famiglia reale dei Savoia, tra cui l’argenteria incisa con stemmi, porcellane e statue di bronzo che ricordano lo stile modernista degli interni della casa ginevrina.
Emmanuele Filiberto, che nel 2003 ha sposato l’attrice francese Clotilde Courau, è cresciuto in questa casa particolare, dalle forme rotonde e dall’aspetto di un’antica rovina.
L’attuale capo di Casa Savoia, Vittorio Emanuele, ha vissuto poco in Italia. Se ne andò in esilio all’età di 9 anni, insieme a tutti i discendenti maschi della dinastia reale che aveva governato il Paese dall’unità nel 1861 in seguito al referendum istituzionale del giugno 1946, su cui pesarono le commistioni con il regime fascista e la firma delle leggi razziali da parte del nonno Vittorio Emanuele III.
Emanuele Filiberto è potuto tornare in Italia con il padre solo nel dicembre 2002, dopo che il Parlamento italiano ha votato la revoca dell’esilio prevista nella Costituzione repubblicana. Nonostante la fine delle restrizioni i due Savoia continuano a vivere in Svizzera.
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