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Addio a Gino Strada

Gino Strada.
Gino Strada, morto il 13 agosto 2021 a 73 anni. Keystone / Joel C Ryan

Il noto medico italiano che ha fondato l'Ong Emergency si è spento oggi all'età di 73 anni.

“Amici, il mio papà Gino Strada non c’è più. Io vi abbraccio ma non posso rispondere ai vostri tanti messaggi (grazie), perché sono qui: dove abbiamo appena fatto un soccorso e salvato vite. È quello che mi hanno insegnato lui e mia mamma. Abbracci forti a tutte e tutti”. 

Strada con la maglietta di Emergency.
Keystone / Luca Bruno

Sono state queste le parole con cui la figlia del fondatore dell’associazione umanitaria italiana Emergency, Cecilia Strada, ha confermato la notizia, ringraziando al contempo per i messaggi di affetto che si stanno moltiplicando esponenzialmente in Italia e all’estero.

“La notizia ci ha colto tutti di sorpresa, lasciateci riprendere dal dolore”. È stato invece il primo commento della presidente di Emergency Rossella Miccio. Ma sono centinaia le personalità che in queste ore stanno esprimendo la propria stima nei confronti della persona e del lavoro di Gino Strada, dalle più alte cariche dello Stato ai volti dello spettacolo, della cultura o dei media. Vi proponiamo di seguito alcuni dei messaggi rivolti alla memoria del filantropo.

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“Se ne è andato un caro amico, Gino Strada. Gli volevo bene e lui ne voleva a me. In giugno avevo celebrato il suo matrimonio con la dolce Simonetta, una cerimonia riservata come loro desideravano”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala ricorda su Instagram il fondatore di Emergency. “Di Gino si può pensare quello che si vuole, ma una cosa è certa: ha sempre pensato prima agli altri che non a se stesso. Mi e ci mancherai”, aggiunge Sala.

“Gino Strada, una vita esemplare. Di amore e di lotta. Una grande eredità”. Lo scrive su Twitter il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni

“Una vita dedicata agli altri, e soprattutto ai più fragili e vulnerabili. Un esempio costante, concreto di autentica solidarietà e rara umanità. Una perdita inestimabile. Ciao Gino”. Così il leader di M5s ed ex premier, Giuseppe Conte.

“Con Gino Strada perdiamo un lottatore per i diritti umani, un combattente per la giustizia, una persona che con la sua competenza e la sua umanità si è sempre battuta per i più fragili per costruire ponti di fratellanza universale.” È il messaggio di cordoglio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

“Difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Questa la lezione più bella di Gino Strada che non dobbiamo dimenticare mai. La mia vicinanza ai suoi cari e a tutta @emergency_on”, ha scritto il ministro della Salute Roberto Speranza su Twitter.

“Da oggi l’Italia è più povera. #GinoStrada”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

“Gino Strada, persona stimata in tutto il mondo, aveva qualità esemplari. Appassionato, generoso, competente, con EMERGENCY ha messo tutto se stesso in un progetto che ha salvato vite e veicolato tanta solidarietà. Anche accettando una delle sue ultime sfide, in Calabria, ha dimostrato il suo valore e il ruolo prezioso che persone come lui hanno per il Paese. Riposa in pace Gino, quello che hai costruito resterà per sempre un modello. Un abbraccio alla famiglia”. Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Il lavoro con Emergency

Gino Strada è nato il 21 aprile 1948 a Sesto San Giovanni. Per molti anni ha lavorato in qualità di chirurgo di guerra con il Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), portando soccorso in Paesi come Afghanistan, Pakistan, Somalia, Etiopia. Reduce da queste esperienze ha fondato, insieme alla moglie Teresa Sarti, l’associazione umanitaria Emergency nel maggio del 1994, un’organizzazione indipendente e neutrale, nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Centrale nel suo operato è stata anche la promozione di una cultura di solidarietà e rispetto dei diritti umani. Grazie al lavoro di migliaia di volontari, oggi Emergency opera in diversi Paesi del mondo, con oltre 60 progetti attivi e cura una persona ogni minuto. “Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice”, ha scritto lo staff di Emergency nel post di saluto su Facebook (vedi sopra).

Nei due filmati sottostanti, un’intervista rilasciata nel 2013, quando era ospite del programma Storie negli studi della RSI.

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