Un uomo armato di machete ha fatto ripiombare la Germania nel terrore: nel primo pomeriggio il malvivente ha preso d'assalto un supermarket della catena Edeka in un'affollata strada di Amburgo, uccidendo una persona e ferendone altre 4, una delle quali è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 28.7.2017)
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Secondo alcuni testimoni avrebbe gridato ‘Allah u Akbar’ (‘Dio è grande’) prima di infierire sulle sue vittime. L’assalitore si è poi dato alla fuga ma è stato fermato dai passanti che lo hanno bloccato a terra, causandogli delle leggere ferite al volto, prima dell’intervento risolutore della polizia. Le autorità non hanno ancora reso note le identità delle vittime, né dell’attentatore.
Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti l’aggressore ha colpito la prima vittima all’interno del supermarket, uccidendola sul colpo e ha poi accoltellato altre quattro persone prima di darsi alla fuga, durata pochi minuti.
“Non escludiamo nulla, le indagini sono a tutto campo”, ha precisato un portavoce della polizia ma i media tedeschi riferiscono che è stata aperta un’indagine per terrorismo, visto che la pista della rapina è stata presto accantonata (l’uomo è entrato per uccidere e non ha preso nulla dal negozio).
Il presunto terrorista ha agito da solo e la sua impresa non è stata per il momento rivendicata da siti jihadisti. Ma da mesi lo Stato Islamico, che è stato cacciato da Mosul e sta per perdere anche Raqqa, ha invitato i suoi militanti ad attivarsi all’estero in ogni modo e con ogni arma: chi “non può combattere al fianco dell’Isis – era stato ordinato ancora a maggio dai capi terroristi – attacchi gli europei nelle loro case, mercati, strade e raduni”.
Amburgo non è estranea ad attacchi di natura terroristica: nell’ottobre dello scorso anno il califfato nero ha rivendicato l’uccisione di un 16enne, anche lui accoltellato, e l’aggressore non è mai stato catturato.
L’antiterrorismo ipotizza che il killer possa essere Anis Amri, l’attentatore del mercato di Natale a Berlino, dove fece 12 morti. In Germania, l’intelligence tedesca stima vi sia un esercito di 10’000 estremisti radicali, 1’600 dei quali potenzialmente violenti. A loro si sono uniti foreign fighter, rientrati in patria sotto le mentite spoglie di migranti, pronti a colpire.
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