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A Ginevra, una nuova alternativa a Uber e ai taxi

percorso cittadino su app
© Keystone / Salvatore Di Nolfi

Prefiggendosi una politica salariale più etica della concorrenza, la società cooperativa dei conducenti indipendenti che conta già 500 membri ha lanciato l'app "Super".

Dopo aver perso la causa in cui rivendicava la possibilità di considerare i propri autisti come lavoratori indipendenti, per Uber, a Ginevra, ci sono ora nuove brutte notizie.

Un nuovo servizio di trasporto privato è infatti spuntato sul mercato ginevrino. La società cooperativa dei conducenti indipendenti, che conta su circa 500 membri, ha lanciato un’applicazione ribattezzata SuperCollegamento esterno, pensata per essere un’alternativa a Uber.

Creata in luglio, la cooperativa ha ricevuto negli scorsi giorni il via libera dal Servizio di commercio, ha confermato alla stampa il suo presidente Assan Jabbarpour Sattari.

“Ai conducenti il 100% dei guadagni”

“Di fronte al modello di ‘uberizzazione’ della società la cooperativa dimostra che è possibile fare meglio, nell’etica e nel rispetto degli autisti”, sottolinea l’avvocato dell’organizzazione Romain Jordan. “I conducenti riceveranno il 100% dei guadagni del loro lavoro, senza commissioni o altre deduzioni”.

“Sta ora ai ginevrini utilizzare questa applicazione”, aggiunge Jordan, precisando che il modello potrebbe svilupparsi anche in altri cantoni. “È una buona soluzione per i conducenti: non devono andare in disoccupazione né da Uber”, gli fa eco il presidente della cooperativa, la cui attività è destinata a espandersi con l’assegnazione di 2500 licenze.

I prezzi applicati da Super saranno di 1,70 franchi al chilometro per una vettura di base e di 3 franchi per un’automobile Mercedes. Le tariffe notturne saranno del 20% più alte.

Una situazione difficile da gestire

La notizia giunge mentre il mondo ginevrino dei conducenti di veicoli privati e dei tassisti tradizionali è in subbuglio. Dopo la sentenza del Tribunale federale di qualche mese fa secondo cui gli autisti di Uber sono da considerarsi dipendenti, trattative sono in corso con lo Stato per regolamentare la situazione della multinazionale.

Un accordo è stato prorogato per permettere ai conducenti di Uber di lavorare e alle parti in causa di avere il tempo per trovare una soluzione. Questo prolungamento fino al 15 ottobre ha scatenato le ire dei tassisti.

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