In Algeria cade un aeroplano militare
È il disastro aereo peggiore degli ultimi tre anni: un velivolo da trasporto militare di tipo Ilyushin è caduto oggi in fase di decollo a sud di Algeri, causando la morte di almeno 257 persone fra soldati, loro familiari e alcuni profughi.
Il disastro è avvenuto alle 7:50 nella base aerea di Boufarik, a circa 30 km dalla capitale algerina, mentre l’Il-76 decollava diretto a Tindouf e Bechar, due centri dell’ovest del paese al confine col Marocco. Come annunciato dal ministero della Difesa, sono morti 247 passeggeri e i dieci componenti dell’equipaggio: la “maggior parte sono militari” ma fra le vittime vi sono anche anche “alcuni” loro familiari.
Nessun sopravvissuto
Una fonte militare ha riferito che tutte le persone a bordo sono morte. Secondo una tv locale, ci sarebbero cinque feriti ma non è chiaro se si trovassero a bordo. Il ministero, tuttavia, ha detto che lo schianto è avvenuto in un “campo agricolo vuoto”. Sulla caduta dell’Ilyushin-76 di progettazione sovietica è stata istituita subito una commissione d’inchiesta.
Testimone oculare, un consulente commerciale italiano di passaggio su un’autostrada a poche centinaia di metri di distanza ha riferito all’ANSA che l’aereo “aveva tutta l’ala sinistra avvolta dalle fiamme” mentre ancora volava “quasi in picchiata”. Un esperto di sicurezza ha sostenuto che l’incendio si è sviluppato in due dei motori dell’aereo, mentre un militare ha affermato che il tipo di velivolo è uno dei migliori a livello meccanico e tecnico. A terra il relitto è rimasto in fiamme per due ore impegnando 30 veicoli dei vigili del fuoco e 350 soccorritori intervenuti con 60 ambulanze.
Vittime anche del Fronte Polisario
Fra le vittime vi sono una trentina di elementi del Fronte Polisario, un movimento che si batte per l’indipendenza del Sahara Occidentale, una regione del Marocco, e che è sostenuto dall’Algeria: una circostanza relativamente imbarazzante per Algeri, che nega un coinvolgimento diretto nel conflitto ma che stava mandando l’aereo proprio a Tindouf, dove si trovano molti profughi saharawi.
Tre giorni di lutto nazionale
Il presidente algerino Abdelaziz Bouteflika ha decretato tre giorni di lutto nazionale e il ministro degli Affari esteri Angelino Alfano ha espresso “il profondo cordoglio del governo italiano” per le vittime dell’incidente.
Il disastro è il peggiore della storia dell’aviazione in Algeria, il precedente risale al 2003 quando 102 persone morirono in un incidente in fase di atterraggio di un aereo civile a Tamanrasset. Nella storia recente, quello di oggi è secondo, nel mondo, solo a quello che coinvolse il volo Mh17 nel luglio 2014, abbattuto sui cieli dell’Ucraina orientale e che causò la morte di 298 persone.
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