Zürich Film Festival un occhio sull’ambiente
Si è aperta giovedì a Zurigo la 15esima edizione dello Zürich Film Festival. La rassegna cavalca l'onda verde (a partire dal colore del carpet, che però era già il suo elemento distintivo) e fissa un record di presenze femminili: dei 170 film che saranno proiettati fino al 6 ottobre, 55 sono diretti da registe.
Ad inaugurare le proiezioni è stata la prima mondiale di Bruno Manser – La voce della foresta pluvialeCollegamento esterno, del regista svizzero Niklaus Hilber.
Sul “tappeto verde” sono attese l’attrice statunitense Kristen Stewart, che presenta il suo ultimo film ‘Seberg’, l’attrice australiana due volte premio Oscar Cate Blanchett, che ritirerà un ‘Golden Icon Award’, e l’attrice franco-americana Julie Delpy, che terrà una Master Class.
Punti forti di questo ZFFCollegamento esterno sono proprio le presenze femminili (significativo il numero di registe) e le pellicole che affrontano questioni ambientali.
Oltre a quella sull’antropologo e ambientalista svizzero Manser, dichiarato disperso nel Borneo negli anni 2000, sono in programma il documentario ‘Sanctuary’ dell’attore e produttore spagnolo Javier Bardem, che combatte per la creazione di una riserva naturale nell’Antartide, e ‘Watson’, dedicato al fondatore di Greenpeace (Paul Watson).
“Il programma di un festival è sempre un sismografo della società” spiega il direttore artistico Karl Spörri. “Comuni a tutte queste pellicole c’è la protezione dell’ambiente unita alla ricerca della verità e della giustizia sociale. Sono temi universali che danno sostanza al programma di quest’anno”.
Gli spettatori attesi sono 100’000. Il programma comprende 12 prime mondiali e cinque prime europee. Le opere prime selezionate per i tre concorsi internazionali sono 44.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.