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“La quarta ondata è alle porte”

Persone con le mascherine.
Il peggioramento si rispecchia anche nel numero di persone ricoverate a causa del coronavirus. Keystone / Martial Trezzini

Visto l'aumento del tasso riproduzione del virus e di positività ai test, la situazione attuale è assai preoccupante: insomma, una quarta ondata è dietro le porte. Lo ha dichiarato oggi, durante il consueto incontro con i media, Patrick Mathys dell'Ufficio federale della sanità pubblica.

Sulla base dei dati attuali, che secondo Mathys non consentono ancora di formulare previsioni esatte, il tasso di vaccinazioni non è al momento sufficiente per evitare un probabile aggravamento della situazione.

Patrick Mathys dell Ufficio federale della sanità pubblica.
Circa la vaccinazioni, Mathys ha dichiarato che i dati dimostrano che nove persone su dieci ricoverate non sono immunizzate. Keystone / Peter Schneider

Tale peggioramento si rispecchia anche nel numero di persone ricoverate a causa del coronavirus: dall’inizio di luglio, il numero di pazienti si è moltiplicato per trenta, con un incremento della pressione sulle strutture sanitarie, specie per quanto attiene alle cure intensive. Il numero di decessi registrato al momento potrebbe insomma crescere.

Circa la vaccinazioni, Mathys ha dichiarato che i dati dimostrano che nove persone su dieci ricoverate non sono immunizzate. La vaccinazione protegge quindi dallo sviluppare una patologia grave. Da qui l’appello a farsi vaccinare, specie i più giovani, ma anche agli adulti: il virus si sta diffondendo rapidamente tra le persone oltre i 30 anni.

Giovani, fatevi vaccinare anche voi

Ritornando sul tema dei vaccini, Christoph Berger, a nome della commissione federale per le vaccinazioni, la raccomanda per i giovani dai 12 ai 15 anni. I dati a disposizione mostrano un’efficacia e una sopportabilità simili a quelle delle classi d’età più elevate. Anche in questo caso, ha aggiunto, si tratta di farsi immunizzare con due dosi somministrate a distanza di quattro settimane l’una dall’altra.

La vaccinazione per i giovani, ma anche per tutti coloro che non l’hanno ancora fatto, è a suo dire raccomandata proprio adesso, alla luce della della rapida diffusione della variante Delta, molto più infettiva.

Più benefici che svantaggi

I benefici superano gli svantaggi, a detta di Berger, specie per i ragazzi affetti da malattie croniche: non solo proteggono se stessi e le persone a rischio, ma si evitano anche eventuali quarantene, molto importante tra l’altro per consentire la frequenza scolastica.

Circa gli effetti negativi delle vaccinazioni, Berger ha segnalato la comparsa di miocarditi, un’infiammazione del cuore. Finora, le persone colpite dal problema hanno registrato un decorso favorevole. Berger ha rammentato che anche il Covid-19 può tra l’altro sfociare in una miocardite.

AstraZeneca e vaccini MRNA

Per quanto attiene a coloro che sono stati vaccinati con AstraZeneca all’estero, Berger consiglia un richiamo con un preparato ottenuto mediante il metodo MRNA. Non ci sono invece indicazioni per chi è stato vaccinato con prepararti non ammessi nella Confederazione. Anche le donne incinte dovrebbero farsi vaccinare: al momento non ci sono indicazioni contrarie.

In merito a una terza dose, secondo lo specialista una tale eventualità potrebbe essere raccomandata per coloro che soffrono di gravi problemi di salute o sono immunodepressi, allo scopo di evitare l’insorgere di gravi patologie. Attualmente, però, è più importante che chi non l’ha ancora fatto si faccia avanti.

Galeotta fu la vacanza

Rudolf Hauri, presidente dell’Associazione dei medici cantonali, ha sottolineato nel suo intervento che tra molti ricoverati si trovano parecchie persone di ritorno dalle vacanze, specie dal sud dell’Europa, dove l’incidenza del virus è maggiore. Ciò si spiega anche, a suo avviso, con un minor rispetto delle misure protettive.

Quanto al contact tracing, purtroppo non sempre funziona: capita di ricevere dati incompleti, se non del tutto falsi. È chiaro che una quarantena o l’isolamento non fanno piacere, ha affermato, ma di sicuro un simile comportamento non farà sparire in anticipo le misure protettive.

In merito alle scuole, i test danno un numero in crescita di positivi, specie tra i giovani di ritorno dall’estero. Tuttavia, la situazione dovrebbe stabilizzarsi. Unica nota rallegrante: il numero di persone vaccinate è in aumento. A suo parere, la vaccinazione è un atto di solidarietà, specie nei confronti del personale sanitario, che guarda con preoccupazione all’incremento dei ricoveri per Covid.

Per Urs Karrer, vice presidente della Task Force Covid 19 del Consiglio federale, se non si fa nulla rischiamo di trovarci tra breve nella situazione dell’autunno scorso. I pazienti ricoverati sono sempre più giovani a causa della variante Delta, con casi acuti anche tra pazienti senza particolari problemi di salute.


 

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