È morto Gianmaria Testa all'età di 57 anni
Dopo una lunga malattia, si spegne l'ex capostazione che aveva lasciato un lavoro "sicuro" per scrivere canzoni
Gianmaria Testa, piemontese delle Langhe, era tra i più raffinati e intensi autori di canzoni degli ultimi decenni. Come spesso avviene per autori ritenuti "difficili" era paradossalmente più apprezzato a livello internazionale che in Italia.
Nato nel 1958, dopo aver iniziato una carriera nella ferrovie (era capostazione a Cuneo, la sua città) aveva lasciato il lavoro per dedicarsi completamente alla musica. Un genere il suo che spazia tra il cantautorato, la musica leggera ed il jazz, con testi importanti e sonorità molto delicate e malinconiche.
Testa ha firmato una decina di album di spessore, spesso coadiuvato da musicisti di spicco; dischi generosi di canzoni capaci di sovvertire i sensi del grande pubblico. Numerosi i premi vinti, tra cui una targa Tenco per il migliore album (Da questa parte del mare, 2006).
Nel 2011 era uscito il suo ultimo album, "Vitamia": un bilancio personale che a questo punto diventa anche una sorta di testamento. Gianmaria Testa è stato più volte ospite della RSILink esterno, e ha tenuto alcuni concerti nell'auditorium di Lugano-Besso.
Sulla pagina Facebook del cantautoreLink esterno si legge: «Gianmaria se n'è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico».
Gianmaria Testa era da tempo malato di cancro.
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