La televisione svizzera per l’Italia

È migliorata la situazione al centro profughi di Boudry

I fiori contornano il centro per richiedenti asilo di Boudry (NE)
I fiori contornano il centro per richiedenti asilo di Boudry (NE) © Keystone / Gabriel Monnet

Da sei settimane è tornata alla normalità la struttura per immigrate e immigrati nel Canton Neuchâtel, che è stata visitata lunedì dalla consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider.

Ad allarmare la popolazione del comune di Boudry erano stati i numerosi furti che si sono verificati in due ondate di microcriminalità, in particolare lo scorso gennaio, che hanno avuto per protagonisti alcuni residenti del centro federale per richiedenti asilo, nel quale soggiornava una quota di immigrati superiore al previsto.

Il 9 marzo, il governo cantonale ha deciso di concedere risorse supplementari alla polizia, ossia cinque posti a tempo pieno, per fronteggiare la crescente sensazione di insicurezza intorno alla struttura della Confederazione.

Contenuto esterno

Nella richiesta, che era stata avanzata dal Parlamento locale alla fine di febbraio, le deputate e i deputati neocastellani avevano preteso che i limiti di occupazione per i richiedenti asilo nel cantone fossero rigorosamente rispettati.

Il numero di persone presenti è ora sceso al di sotto del tetto massimo concordato: all’inizio dell’anno il centro ospitava più di 800 richiedenti asilo, mentre l’accordo con la Confederazione prevede una capacità massima di 480 persone.

La ministra di giustizia e polizia Elisabeth Baume-Schneider ha discusso delle tensioni sorte attorno al centro con le autorità e le associazioni in una tavola rotonda, lodando peraltro la portata di un’accoglienza “notevole” per un cantone di soli 180’000 abitanti.

“Migliorare la sicurezza è una necessità, così come il problema dell’assistenza”, ha detto la consigliera federale, sottolineando il fatto che dall’inizio dell’anno il numero di posti di lavoro dedicati alla gestione del centro è aumentato da 77 a 120.

Da parte sua il vicepresidente del consiglio comunale di Boudry, Gilles de Reynier, ha riconosciuto che “la situazione si è calmata nelle ultime sei settimane” mentre il ministro cantonale Alain Ribaux ha evidenziato che “i furti comportano un notevole onere amministrativo”, alludendo ad arresti, tribunali e detenzioni.

Per non parlare dei costi, considerato che “un giorno di detenzione costa 300 franchi”. Il Cantone di Neuchâtel, ha continuato il responsabile della sicurezza, ha ribadito la volontà di “servire il Paese”, ma “senza sostenerne da solo i costi”.

Attualità

Donald Trump nel giorno dell'annuncio dei nuovi dazi doganali.

Altri sviluppi

Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso

Questo contenuto è stato pubblicato al Gli ambiti economici svizzeri trattengono il fiato, mentre si avvicina la data del 9 luglio, che porrà fine a una fase di negoziati durata 90 giorni fra Stati Uniti e partner commerciali sui dazi doganali.

Di più Dazi, economia svizzera con il fiato sospeso
PAgamento via telefonino.

Altri sviluppi

Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive

Questo contenuto è stato pubblicato al L'associazione delle imprese attive nel commercio al dettaglio, ha presentato una denuncia contro TWINT, il sistema svizzero di pagamento mobile, alla Commissione della concorrenza.

Di più Commercianti svizzeri denunciano TWINT per commissioni eccessive
Auto dei carabinieri.

Altri sviluppi

Ucciso a Luino un luganese di 57 anni

Questo contenuto è stato pubblicato al Un uomo di 57 anni, cittadino svizzero, è stato accoltellato domenica a morte in un'abitazione a Luino da uno dei due figli adottivi.

Di più Ucciso a Luino un luganese di 57 anni
Donne manifestano contro il femminicidio.

Altri sviluppi

Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi

Questo contenuto è stato pubblicato al Il ministro della giustizia Beat Jans chiede il monitoraggio elettronico e un sistema d'allarme con cavigliere per gli autori di violenze contro donne.

Di più Un monitoraggio elettronico per prevenire i femminicidi
insegna UBS

Altri sviluppi

UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

Questo contenuto è stato pubblicato al L'autorità di vigilanza dei mercati di Singapore ha multato nove banche per violazione delle norme antiriciclaggio. Tra gli istituti sanzionati figurano UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT del Liechtenstein.

Di più UBS, Credit Suisse, Julius Bär e LGT multate a Singapore

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR