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Antonino Di Matteo e il "patto sporco" Stato-mafia

Il magistrato Antonino Di Matteo a Milano. RSI-SWI

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Incontro con il magistrato anti-mafia palermitano Antonino Di Matteo che a Milano ha parlato del "patto sporco".

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 gennaio 2020 - 21:17
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 17.1.2020)

Antonino Di Matteo ha collaborato alle indagini di importanti casi legati a Cosa Nostra, come le stragi di capaci e di Via d'Amelio in cui morirono i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 

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Un altro filone che l'ha visto in prima linea è stato quello della famosa trattativa Stato-mafia, successiva alle due stragi. Tutte attività che lo avevano messo sulla lista dei magistrati da eliminare di Toto Riina.

Dal 1993 Antonino Di Matteo è sotto scorta. Il Ministero dell'interno gli voleva assegnare il blindato Lince per proteggerlo adeguatamente ma il presidente dell'Associazione magistrati di Palermo ha rifiutato.

A Milano il giudice siciliano, sempre in conflitto con i politici di ogni schieramento per le sue costanti critiche al loro operato, è venuto per parlare del "patto sporco" che ha già avuto una coda processuale.  

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