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Cresce la pressione russa sulla città simbolo di Bakhmut

Si fa sempre più serrata la battaglia attorno alla città simbolo degli ultimi mesi di conflitto. Le forze russe stanno progressivamente stringendo d'assedio Bakhmut, città del Donbass da sette mesi teatro di una delle battaglie più sanguinose del conflitto ucraino.

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“Ogni ora a Bakhmut è come l’inferno”. È una battaglia strada per strada ormai quella che si sta combattendo nella città simbolo della resistenza all’invasione russa, con gli ucraini che ancora non vogliono mollare davanti agli ultimatum dei mercenari della Wagner e respingono attacchi che hanno “l’unico obiettivo di commettere il genocidio del popolo ucraino, usando la tattica della terra bruciata”, ha denunciato alla BBC il vicesindaco Oleksandr Marchenko.

Nella città del Donetsk ci sono infatti ancora circa “4’000 o 4’500” civili che vivono nei rifugi “senza acqua, gas o elettricità”, mentre fuori ogni edificio è ormai ridotto a un cumulo di macerie. 

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