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Riciclaggio, Berna dissequestra i conti di avvocato venezuelano

La sede del Ministero pubblico della Confederazione in Guisanplatz a Berna.
La sede del Ministero pubblico della Confederazione in Guisanplatz a Berna. © Keystone / Anthony Anex

Le alte autorità giudiziarie svizzere non sembrano concordare su uno dei più colossali casi di corruzione internazionale che coinvolge personaggi vicini ai governi e multinazionali, lambendo da vicino la Confederazione.


La vicenda, di cui si sono già ampiamente occupate le cronache, riguarda presunti fondi neri della multinazionale brasiliana Odebrecht, attiva nel settore delle costruzioni e nella petrolchimica, che avrebbe pagato decine di milioni di tangenti per importanti commesse pubbliche in Venezuela, in particolare quelle relative alla diga di Tocoma e alla metropolitana di Caracas.

Soldi transitati su conti svizzeri collegati con un uomo d’affari sudamericano e che sono stati bloccati due anni fa dal Ministero pubblico della Confederazione per sospetto riciclaggio. 

Decisione che è stata confermata tre settimane fa dal Tribunale penale federale di Bellinzona che aveva concordato sugli indizi a carico dell’avvocato venezuelano.

A sorpresa però la Procura federale ha ora emesso un ordine di dissequestro dei valori patrimoniali contestati. Nel futuro immediato si potrà sapere qualcosa di più sulle motivazioni alla base della decisione dell’alta corte. Di sicuro questa intricata vicenda è lungi dall’essersi conclusa con questo ultimo intervento di Berna. Ulteriori dettagli nel servizio del TG.   

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