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C'è chi è alla terza quarantena

È a Prato, in Toscana, che risiede il maggior numero di cittadini cinesi in Italia. Nessun caso verificato tra loro che, adesso, pensano di tornare in Cina.

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 marzo 2020 minuti
Marco Carlone, RSI News
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A gennaio 2020 l'Europa leggeva col fiato sospeso le notizie provenienti dalla Cina relative all'epidemia di Covid-19. La paura di una possibile espansione del nuovo coronavirus nel Vecchio continente ha presto fatto scoppiare in tutta Europa episodi di intolleranza nei confronti di persone cinesi, spesso trattate come "untori".

In Italia, inizialmente si temeva che focolai del virus potessero svilupparsi all'interno delle maggiori comunità cinesi, come nella 'Chinatown' di Milano o a Prato, la città con la più grande densità di cittadini cinesi in Italia.

Nonostante molti sino-pratesi fossero tornati dalla Cina proprio alla vigilia della pandemia, ad oggi non si sono registrati casi di contagio all'interno della comunità, grazie soprattutto a un rigoroso sistema di quarantene autoimposte. E ora che l'epidemia dilaga in Europa, sono molti i cinesi che pensano di tornare nel Paese asiatico per paura che adesso possano essere gli europei a contagiarli.

Il reportageLink esterno su RSI News.

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