Legge sul cioccolato, fine degli aiuti alle esportazioni
In Svizzera è pronta la nuova legge sul cioccolato messa a punto dal governo federale. Ma in definitiva le disposizioni inviate alle due Camere non riguardano tanto il pregiato alimento della tradizione elvetica (e in misura minore i cereali indigeni) quanto il finanziamento dei produttori penalizzati dal prezzo elevato del latte elvetico.
Nel 2015 l’organizzazione mondiale e del commercio (WTO) a Nairobi (Kenya) aveva infatti censurato gli aiuti statali all’esportazione che dovranno essere eliminati entro il 2020. Per questo motivo il Consiglio federale ha proposto con le nuove norme una serie di misure in favore dei produttori agricoli per un ammontare complessivo di 68 milioni di franchi.
Ma non tutti sono d’accordo, come è emerso dalla vasta consultazione del progetto. In particolare le due formazioni centriste PPD e PBD ritengono assolutamente insufficiente la somma avanzata da Berna e chiedono un contributo annuo di 94,6 milioni. Finora il credito veniva erogato a un’ottantina di aziende ma la parte del leone la facevano, per complessivi tre quarti della somma totale, grossi gruppi come Nestlé, Mondelese (Toblerone), Hochdorf e Lindt&Sprüngli.
Un altro intervento a sostegno dell’industria alimentare di questo specifico ramo riguarda le importazioni di materie prime che saranno agevolate con l’introduzione di una franchigia sulle tasse doganali. La legge, una volta superato lo scoglio parlamentare, dovrebbe entrare in vigore nel gennaio del 2019.
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