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Italia, sciopero tassisti contro Uber e ‘ncc’

Keystone

Cortei di protesta nelle maggiori città e migliaia di auto bianche ferme: i tassisti italiani sono in sciopero dalle 8 di giovedì mattina. La proposta del Ministero italiano dei trasporti per regolamentare il noleggio con conducente (ncc) e contrastare gli abusi nel settore non è bastata a sbloccare la vertenza. Secondo gli scioperanti, limita ulterioremente il mercato e confonde le regole. All’agitazione, che si conclude alle 22, non partecipano alcune sigle come Uritaxi e gli aderenti a Legacoop.

“Prendiamo atto della buona volontà del governo di ripristinare il rispetto delle regole nel settore, contrastando l’abusivismo”, hanno spiegato i sindacati, dopo aver ricevuto la proposta dal viceministro ai trasporti Riccardo Nencini, “ma non ci sono le garanzie per dare tranquillità alla categoria”.

Il Ministero, che nella mattinata di mercoledì non aveva nascosto la possibilità di migliorare la proposta sul tavolo, sperava nel rientro dello sciopero, in un momento come quello delle celebrazioni per i 60 anni dal Trattato di Roma.

Alle Associazioni rappresentative del settore taxi, si apprende, è stata presentata una bozza dello schema di decreto interministeriale –concertato da Infrastrutture e trasporti e Sviluppo economico- che mira a “impedire pratiche di esercizio abusivo” affrontando le competenze regionali e comunali in materia di taxi e ncc, le diverse disposizioni per i due servizi, e prime regolamentazioni per l’utilizzo di strumenti tecnologici.

Le associazioni hanno apprezzato il metodo di lavoro ma si sono riservate di presentare osservazioni entro dieci giorni.

Per quanto riguarda la riforma del settore, si attende l’approvazione della legge “Concorrenza” in cui è inserita la delega. I Ministeri stanno già lavorando alle proposte per il decreto legislativo, che potranno essere sottoposte al settore una volta definita la delega.

Tra le misure previste dalla bozza del decreto interministeriale Mit-Mise c’è l’istituzione, presso il centro elaborazione dati della Motorizzazione civile, di un archivio nazionale dei soggetti titolari ai autorizzazioni ncc e di licenza per servizio taxi. Un “archivio telematico popolato da remoto dagli enti locali competenti al rilascio” di autorizzazioni e licenze.

Il testo contempla inoltre, “nei comuni in cui è istituito il servizio taxi”, il divieto di “sosta su strada” per gli ncc “in assenza di una prenotazione di trasporto”.

Tra le novità figura pure “l’apertura, con regolamentazione”, alle “piattaforme tecnologiche che pagano le tasse in Italia”.


 

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