Come affrontare le continue emergenze climatiche?
L‘estate scorsa tra Germania e Belgio le piogge torrenziali hanno fatto oltre 200 morti. Tragedie con pochissimi precedenti storici. Anche in Svizzera e in Ticino sono cadute quantità d’acqua impressionanti ma per fortuna non vi sono state vittime.
Le piogge estive hanno sempre provocato frane e allagamenti, ma in passato questi fenomeni si manifestavano con intervalli decennali. Oggi, invece, le emergenze meteo sono diventate la regola. I sistemi di previsione e di allerta sono certamente più precisi ed efficienti rispetto al passato, tuttavia l’aumentata intensità dei fenomeni complica molto le cose.
Cosa dobbiamo fare per essere preparati ad affrontare cambiamenti climatici sempre più evidenti? Come funziona la ripartizione dei compiti tra Confederazione, Cantoni e comuni? Di questo si occupa il primo servizio di Falò, la trasmissione di approfondimento della RSI.
Il secondo servizio, girato nel Canton Vaud, fornisce alcune indicazioni interessanti al riguardo: da una parte si punta a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra, dall’altra si introducono tutta una serie di cambiamenti per adattarsi ai mutati stili di vita e di lavoro che l’emergenza climatica ci sta imponendo.
Se volete condividere con noi osservazioni su un argomento sollevato in questo articolo o segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.