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Canone TV meno caro ma pagheranno tutti

Renzi ci riprova: il canone tv meno caro ma pagato da tutti keystone

Matteo Renzi rilancia la riforma della tassa in Italia: non sarà più legata al possesso del televisore, ma a quello dei vari dispositivi elettronici e costerà meno

Questo contenuto è stato pubblicato il 05 ottobre 2015 - 15:03

"In legge di stabilità riduciamo il canone e contemporaneamente diciamo che lo devono pagare tutti attraverso un meccanismo" che potrebbe essere quello del pagamento in bolletta. "Oggi costa 113 euro, il prossimo anno costerà 100 euro. Chi è onesto e paga, paga meno". Lo ha detto il premier Matteo Renzi.

Una misura contro l'evasione da 500 milioni di euro

La misura era sembrata sul punto di essere approvata alla fine dell'anno scorso, ma non se ne fece nulla. Questa volta Matteo Renzi sembra intenzionato a portare a compimento l'operazione. Il premier non assicura che la tassa si pagherà con la luce, ma lascia intendere che quella al momento è l'ipotesi più probabile. Tale opzione consentirebbe di ridurre notevolmente, quasi azzerare, l'evasione, che si avvicina al 30% e ammonta a circa 500 milioni di euro, ma che quest'anno, secondo le previsioni che circolano a Viale Mazzini, potrebbe salire a 600 milioni.

Gettito da 1.7 miliardi di euro

Per garantire un gettito in linea con quello attuale, intorno a un miliardo e 700 milioni, sarebbe possibile ridurre l'ammontare anche sotto i 100 euro, tra i 60 e gli 80 euro. Quello che appare certo è che, con la modifica, la tassa non sarà più legata al possesso del televisore, ma a quello dei vari device, come smartphone, tablet e pc, con cui si può vedere la Rai. Toccherà eventualmente al singolo utente chiedere l'esenzione dichiarando il mancato possesso di tali mezzi.

Assoelettrica contraria

L'ipotesi dell'inserimento del canone nella bolletta dell'elettricità aveva sollevato già l'anno scorso i dubbi dell'Autorità per l'energia e delle associazioni di settore, che tornano a dirsi contrarie. "Resta un gran pasticcio - afferma il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa -, in questo modo il consumatore non saprebbe più cosa sta pagando e noi non riusciremo più a fare il nostro mestiere. Faccio una controproposta, perché non metterlo sulla bolletta del telefono o del gas?".

red/ansa

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