Arretra il permafrost, fatture milionarie per le stazioni invernali
Le stazioni invernali svizzere sono confrontate con il preoccupante problema dello scioglimento del permafrost.
Questo contenuto è stato pubblicato il 24 ottobre 2019 - 11:10Con il riscaldamento climatico lo strato di terreno ghiacciato tende ad arretrare e l'acqua, penetrando nel suolo, lo destabilizza.
Del resto la ripetute frane e slavine che si susseguono con accelerata frequenza sull'intero arco alpino lo testimoniano. Il problema per i gestori di impianti di risalita è che la solidità dei piloni su cui poggiano le infrastrutture di trasporto – teleferiche, seggiovie e skilift - è ormai pregiudicata e si stanno effettuando importanti e costosi interventi di risanamento.
È il caso del pilone sul Gemsstock, a 2'900 metri quota che si trova sopra Andermatt (Canton Uri) per il quale si è dovuto realizzare una base di cemento. Interventi milionari sono stati fatti anche alla stazione di Corvatsch nelle Alpi Retiche: il suolo sotto gli impianti si sta infatti spostando di un millimetro all'anno.
E a inizio mese la funivia Fiescheralp-Eggishorn, in Vallese, ha dovuto sospendere l'esercizio per l'instabilità del terreno.
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