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California, riserve d'acqua al minimo

L'agricoltura, motore dell'economia, impiega il 40% delle risorse idriche, ma incidono anche i consumi privati: il californiano medio prosciuga 378 litri al giorno

Questo contenuto è stato pubblicato il 29 luglio 2015 - 22:02

La California sta affrontando il quarto anno consecutivo di siccità. Una situazione senza precedenti che in aprile ha costretto le autorità a ordinare, per la prima volta nella storia, il razionamento obbligatorio dell'acqua.

Una misura che colpisce anche l'agricoltura, uno dei motori dell'economia dello Stato. Un settore che da decenni poggia il suo successo su dispendiosi sistemi di irrigazione intensiva.

L'agricoltura impiega il 40% dell'acqua disponibile. Per una singola mandorla ci vogliono 4 litri, e nella San Joaquin Valley si produce un quarto del cibo che finisce nel piatto degli americani.

Intanto la siccità, dapprima moderata, è diventa seria, quindi estrema, infine eccezionale. Il governatore Jerry Brown, in aprile, ha ordinato una diminuzione dei consumi d'acqua del 25%, che però rimangono alti: il californiano medio consuma 378 litri al giorno.

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