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Asilo, meno richieste senza rotta balcanica

Tra luglio e settembre ne sono state depositate 7105: +19% rispetto al trimestre precedente, ma -42% su base annua

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Le domande d’asilo in Svizzera, tra luglio e settembre, sono aumentate rispetto ai tre mesi precedenti. Ne sono state depositate 7’105, con un aumento del 19% rispetto al secondo trimestre di quest’anno.

Se si confronta però la cifra con quella relativa allo stesso periodo del 2015, emerge un netto calo delle richieste d’asilo: -42%.

Una flessione che la Segreteria di Stato della migrazione spiega in particolare con la chiusura delle frontiere sulla rotta balcanica, seguita l’anno scorso da milioni di migranti. Diversi richiedenti scelgono poi un altro paese come destinazione finale, evitando di depositare una domanda nella Confederazione.

Significativo è il drastico calo di richiedenti l’asilo siriani rispetto ai mesi di luglio, agosto e settembre del 2015: -1’149.

Anche da Afghanistan, Iraq e Eritrea sono arrivate diverse persone in meno. Il paese africano si conferma comunque in settembre quello di maggiore provenienza.

Quanto al futuro, le Autorità federali sottolineano l’incertezza nelle zone di conflitto e la difficoltà nel prevedere il flusso migratorio. La stima più verosimile è di 30 mila domande d’asilo a fine anno. Circa 10 mila in meno rispetto al 2015.

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