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Armi all'estero, la Camera alta chiede più flessibilità

Un carro armato Leopard 2 in riparazione presso la sede RUAG di Thun. © Keystone / Peter Schneider

Il Consiglio degli Stati ha approvato giovedì una mozione sulla possibilità di introdurre eccezioni al divieto di esportazione.

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 settembre 2023 - 19:03
Tvsvizzera.it/tins con Keystone-ATS

L'inasprimento della legge federale sul materiale bellico deciso dal Parlamento nel 2021 potrebbe essere rivisto in almeno un punto. È quanto chiede una mozione, approvata giovedì dal Consiglio degli StatiLink esterno (la Camera alta del Parlamento svizzero). Con 27 voti favorevoli, 11 contrari e 3 astensioni, la proposta è stata approvata e rimandata al Consiglio nazionale.

Il Consiglio federale aveva in agosto proposto alle Camere di approvarla.

La mozione chiede che il Governo possa derogare ai criteri previsti per l'approvazione di transazioni di materiale bellico con l'estero, "in presenza di circostanze eccezionali". Fra le quali viene menzionata la "protezione degli interessi di politica estera o di sicurezza del Paese". IlConsiglio federale dovrebbe informare entro 24 ore le competenti Commissioni parlamentari della politica di sicurezza.

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