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Ankara chiude le frontiere ai profughi in fuga da Aleppo

L'UE, che ha stanziato 3 miliardi di euro per l'emergenza, intima alla Turchia di accogliere i civili siriani

Questo contenuto è stato pubblicato il 06 febbraio 2016

La situazione umanitaria sta diventando drammatica in Siria dopo che la Turchia ha chiuso la frontiera alle migliaia di profughi che scappano da Aleppo, dove infuria la battaglia tra insorti e truppe governative sostenute dai raid dell'aviazione russa. Per i circa 70'000 disperati in fuga dai combattimenti e respinti ai valichi non resta che deviare verso otto campi profughi in territorio siriano.

Intanto oggi ad Amsterdam l'Unione europea, che ha stanziato 3 miliardi di euro per far fronte all'emergenza, ha invitato Ankara beneficiaria del finanziamento ad accogliere i profughi. Emergenza acuita, è stato sottolineato da ONU e UE, dall'offensiva dell'esercito regolare di Damasco ad Aleppo e dai bombardamenti russi nella regione.

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