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Milan-Inter, il derby finanziario cinese

Il derby finanziario tutto cinese tra Milan e Inter lo vincono i nerazzurri. Lo dicono i mercati che si fidano di Zhang Jindong ma non di Yonghong Li. Se da un lato abbiamo un miliardario che ha investito nell'Inter, dall'altra abbiamo Yonghong Li, misterioso imprenditore cinese: ancora oggi non si capisce dove abbia reperito i capitali per acquistare il Milan. E ora, lo stesso Li sul sito ufficiale del Milan si difende dalle accuse, per ora infondate, di "operazioni sospette" nell'acquisizione dei rossoneri. E c'è chi dice che sia un semplice prestanome. 

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 gennaio 2018

"Il processo di acquisizione di AC Milan si è sempre svolto con la massima trasparenza, regolarità e correttezza, con il supporto e la consulenza di advisor finanziari e legali di livello internazionale". Così Yonghong Li, proprietario del Milan, risponde sul sito ufficiale del MilanLink esterno alle insinuazioni di "operazioni sospette" nell'acquisizione della squadra di calcio milanese. Eppure i dubbi rimangono. Se l'entrata in scena di Zhang nell'Inter appare lineare, così non si può dire di Yonghong Li nel Milan. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo a Milano.

Perché i cinesi sono entrati nel mondo del pallone europeo e italiano? Chi sono questi ricchi cinesi che investono nel calcio? Alcune persone si conoscono. Come l'azionista di maggioranza dell'Inter Zhang JindongLink esterno alla testa della Suning Holdings GroupLink esterno (che ha un fatturato che supera i 40 miliardi di euro all'anno). Altra storia quella di Yonghong Li e il suo Milan.

Come scrive sul Corriere della seraLink esterno Mario Gerevini, "Non è un mistero che Mister Li sia un mistero. Quasi come le sue miniere di fosfati. O le partecipazioni in aziende cinesi quotate, presentate come credenziali sul tavolo delle trattative ma nel frattempo evaporate in tutto o in parte".

Chi è Yonghong Li? Dove ha preso i soldi per comprare il Milan? Domande che non trovano risposta. Si sa che ha dovuto indebitarsi (300 milioni di euro) a tassi elevati con l’hedge fund ElliottLink esterno per potersi offrire il Milan. Ora Yonghong Li deve rifinanziare questo debito che scade a ottobre 2018 ma non trova potenziali investitori e nessuna banca sembra per ora aprirgli la porta.

Con Mario Gerevini, che da mesi sta seguendo le vicende del calcio italiano in mano ai cinesi, abbiamo cercato di capire cosa stia veramente succedendo all'ombra della Scala del calcio.

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