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Clima, mobilitazioni in una ventina di città svizzere

Continua l’onda lunga delle manifestazioni in favore del clima in Svizzera. Sulla scia del massiccio sciopero degli studenti di venerdì 15 marzo, sabato si sono tenute per la quarta volta dall’inizio dell’anno dimostrazioni in una ventina di città, alle quali hanno complessivamente partecipato non meno di 50'000 persone. Questa volta però sono scese in strada persone di tutte le età.

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In particolare a Zurigo circa 15’000 manifestanti hanno sfilato attraverso la città. A Berna i partecipanti sono stati oltre 10’000, a Losanna 8’000, a Winterthur 4’000 e a Basilea 3’000.

Il movimento “Sciopero del clima” chiede l’eliminazione dei gas ad effetto serra entro il 2030 in Svizzera e la proclamazione dello stato d’emergenza climatica.

Le ripetute mobilitazioni, piuttosto inedite nella Confederazione, hanno già suscitato le prime prese di posizioni politiche. Dall’inizio dello sciopero ambientale le città di Basilea, Olten e Delémont hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica, così come le autorità cantonali vodesi, friburghesi e di Basilea Città.

In concreto questa misura si traduce nel riconoscimento del fatto che i cambiamenti climatici sono opera dell’uomo e conseguentemente le comunità aderenti si impegnano a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto all’èra preindustriale.

 

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