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La fotografia dietro il tratto di Dudovich

Dettaglio di un manifesto pubblicitario; si vede una mano di donna reggere un apparecchio fotografico
Marcello Dudovich fu anche un autentico appassionato di fotografia. RSI-SWI

Il m.a.x. museo di Chiasso inaugura domenica la nuova stagione espositiva con una mostra dedicata al pittore e illustratore triestino Marcello Dudovich, uno dei capiscuola della moderna cartellonistica in Italia. L'allestimento ripercorre la storia della pubblicità nella prima metà del '900 con 300 manifesti e 200 fotografie.

La fotografia -oggi, ma non allora, ordinario strumento di lavoro per un grafico- è la vera protagonista di questa mostraCollegamento esterno: Dudovich ne era autentico appassionato e la impiegò inizialmente, spiega il curatore Roberto Curci, per “costruire il personaggio di se stesso”.

Gli servì in seguito, come dimostra il confronto con le idee abbozzate su bloc notes, per dare il linguaggio della moderna pubblicità ai cartelloni realizzati per grossi committenti: La Rinascente, Campari, Agfa e altri popolari marchi.

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La mostra ‘Marcello Dudovich (1878–1962) e la fotografia’, proposta nell’ambito della Biennale dell’immagineCollegamento esterno, è visitabile al m.a.x. museo di Chiasso fino al 29 febbraio 2020.

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