La televisione svizzera per l’Italia

Affidamento coatto di bimbi nomadi, Berna cerca di rimediare

Il governo federale stanzia 300 milioni per i minori collocati con forza nel dopoguerra in orfanotrofi e fattorie "per scopi assistenziali"

Altri sviluppi

Si tratta di una delle pagine più nere della storia svizzera. Migliaia di bimbi, in prevalenza dell’etnia nomade Jenisch, strappati nel dopoguerra alle loro famiglie e collocati coattivamente in fattorie o orfanotrofi. Minori oggetto di ripetute violenze, soprusi e abusi e ai quali è stata preclusa una formazione e un’esistenza dignitosa.

Ora il Consiglio federale, in risposta all’iniziativa promossa da Guido Fluri,Collegamento esterno ha deciso di istituire un fondo di 300 milioni di franchi in favore di coloro che sono stati dati in affidamento in applicazione delle cosiddette “misure coercitive a scopo assistenziale”. Ma dietro motivazioni umanitarie si celavano di fatto intenti persecutori nei confronti di soggetti emarginati, poveri o non in sintonia con i valori sociali e morali dell’epoca.

Per queste esecrabili pratiche, che sono arrivate in alcuni casi a sterilizzazioni e aborti coatti, si è dovuta scusare ufficialmente nel 2013 la consigliera federale Simonetta Sommaruga che, non fosse altro che per ragioni anagrafiche, non c’entrava nulla. Ma ora un risarcimento di questa entità, sia esso quello delineato dal governo o dall’iniziativa, potrà per lo meno alleviare i circa 15’000 superstiti e mettere a posto le coscienze dei protagonisti e dei loro conniventi di questa brutta vicenda.

Riparare l’ingiustiziaCollegamento esterno

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR