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Accolta la richiesta di garanzia da 109 miliardi di franchi per UBS

Johanna Gapany presidentessa della comissione finanze del cconsiglio degli stati.
Johanna Gapany presidentessa della commissione finanze del Consiglio degli stati. © Keystone / Peter Klaunzer

I crediti urgenti per complessivi 109 miliardi di franchi, quale garanzia per la fusione tra UBS e Credit Suisse, possono essere stanziati. Lo hanno deciso le commissioni delle finanze dei due rami del Parlamento che hanno raccomandato alle Camere di approvare i crediti.

Dopo il via libera di giovedì mattina della Commissione delle finanze degli Stati, in serata è giunto anche il nullaosta dell’omologa commissione del Consiglio nazionale. I due rami del parlamento dovranno pronunciarsi nel corso di una sessione straordinaria che si terrà dall’11 al 13 aprile.

Il primo credito riguarda una garanzia sul rischio di insolvenza di 100 miliardi che sarà messa a disposizione dalla Banca Nazionale. L’altro credito riguarda direttamente UBS. La Confederazione fornisce una garanzia alla banca per eventuali perdite derivanti dalla vendita degli attivi del Credit Suisse pari a 9 miliardi di franchi.

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La Delegazione delle Finanze ha approvato i crediti già il 19 di marzo, giorno in cui è stata comunicata l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Il Parlamento deve approvare i prestiti retroattivamente. Come detto, la questione è all’ordine del giorno di una sessione straordinaria che si terrà dall’11 al 13 aprile

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