Il popolo sarà probabilmente chiamato a votare sull’iniziativa denominata ‘Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo’. Venerdì pomeriggio, il comitato promotore ha consegnato poco più di 104 mila firme alla Cancelleria federale.
Il testo, lanciato dall’Associazione No Billag*, prevede che la Confederazione non possa riscuotere canoni, né sovvenzionare o gestire emittenti radiofoniche o televisive. Se l’iniziativa venisse approvata, le attuali concessioni con partecipazione al canone saranno revocate senza indennizzo.
Sempre venerdì, la Commissione federale dei media ha difeso il ruolo della SSR, Società svizzera di radiotelevisione: il servizio pubblico, afferma un documento, ha il suo posto in Svizzera e il suo modello di finanziamento è adeguato.
*Billag è il nome della società incaricata della riscossione del canone
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