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Riammissioni in Italia dalla Svizzera, (ri)scoppia la polemica

Un servizio di Sky Tg24 ha riacceso la polemica secondo cui la Svizzera trasferirebbe in Italia migranti in modo assai discutibile. Tutto regolare, rispondono invece le autorità elvetiche.

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A cavalcare l’onda dell’indignazione suscitata dal servizio dell’emittente italiana è stato prima di tutto Matteo Salvini. “Nessuno può trattarci come il campo profughi d’Europa”, ha dichiarato il ministro dell’interno, promettendo di approfondire la vicenda.

“Con Salvini ne avevamo già discusso in settembre a Roma […], ha risposto il responsabile del Dipartimento delle istituzioni ticinese, il leghista Norman Gobbi. Sa benissimo che tutto è regolato e che le autorità di polizia italiane e svizzere dialogano assieme”.

+ il servizio di Sky Tg24Collegamento esterno

Nell’inchiesta di Sky si sostiene che le riammissioni alla dogana di Como-Chiasso riguarderebbero “centinaia di persone al mese”, almeno “mille migranti dalla scorsa estate”, tra i quali anche minori e persone in stato di vulnerabilità.

Secondo i rappresentanti dell’Osservatorio sui migranti di Como, inoltre, le autorità svizzere non rilascerebbero a molti stranieri documenti di respingimento, senza i quali non è possibile fare appello. Le riammissioni, sostengono sempre i volontari intervistati, avverrebbero soprattutto di notte e nei fine settimana, quando gli uffici per le identificazioni delle autorità italiane sono chiusi. Tra coloro che vengono mandati in Italia, avrebbero infine constatato le organizzazioni umanitarie, ci sarebbero anche persone che come primo paese d’arrivo hanno la Germania.

Una vecchia polemica

La controversia non è nuova. Nel 2016, quando i flussi migratori erano molto più importanti di quelli attuali, dall’Italia (e dalla Svizzera) erano già state espresse le stesse critiche.

Critiche che le guardie di confine e le autorità svizzere hanno sempre respinto. In virtù dell’Accordo sulla riammissione dei migranti irregolariCollegamento esterno (in vigore dal 1998), la Svizzera riconsegna all’Italia (e inversamente) quei migranti in situazione irregolare che vogliono solo attraversare il paese oppure immigrarvi senza possederne i requisiti.

Questo accordo vale in particolare per quelle persone che non fanno richiesta d’asilo una volta in territorio svizzero.

Nel caso in cui presentassero una simile domanda, verrebbe invece applicato l’Accordo di Dublino. In pratica, le autorità elvetiche potrebbero chiedere una riammissione all’Italia solo se il richiedente avesse già presentato domanda d’asilo nella Penisola.

Per quanto concerne le accuse di rinvii notturni, il Corpo delle Guardie di confine precisa che quando le riammissioni non sono più possibili a causa dell’ora avanzata, i migranti vengono rinviati il giorno successivo, dopo essere stati ospitati la notte durante il centro di Rancate, creato proprio a tale proposito.

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