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Zuckerberg patteggia con azionisti su Cambridge Analytica

Keystone-SDA

Mark Zuckerberg e gli azionisti hanno raggiunto un accordo per evitare il processo relativo allo scandalo di Cambridge Analytica. I termini dell'intesa non sono stati resi noti.

(Keystone-ATS) La class action da 8 miliardi di dollari intentata contro Zuckerberg ed altri manager della società puntava il dito contro i vertici di Meta per non aver svelato i rischi legati alle informazioni usate da Cambridge Analytica, una delle società che ha sostenuto la vittoria di Donald Trump nella sua campagna elettorale del 2016.

Con il patteggiamento i manager di Meta e i membri del suo consiglio di amministrazione eviteranno di testimoniare al processo sullo scandalo di Cambridge Analytica.

La causa era stata intentata nel 2018 da un gruppo di azionisti dell’allora Facebook contro alcuni componenti del cda, fra i quali l’amministratore delegato Mark Zuckerberg e il suo ex braccio destro Sheryl Sandberg. Gli azionisti avevano puntato il dito contro i vertici della società per non aver garantito la protezione dei dati dei loro utenti, consentendo a Cambridge Analytica di accedere impropriamente alle informazioni di milioni di utenti.

Uno dei legali degli azionisti ha comunicato al giudice all’inizio della seconda giornata di processo che un accordo era stato raggiunto, senza però svelarne i termine. Zuckerberg e Sandberg avrebbero dovuto testimoniare nei prossimi giorni nell’ambito del procedimento.

Lo scandalo di Cambridge Analytica è scoppiato nel 2018 dopo che, qualche anno prima, un professore aveva fornito alla società i dati di milioni di utenti, che aveva il permesso di analizzare ma che non avrebbe dovuto condividere. I dati raccolti erano stati usati per la campagna vincente del 2016 di Donald Trump.

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