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ZH: presidente di Mass-Voll Nicolas Rimoldi condannato per calunnia

Keystone-SDA

Nicolas Rimoldi, presidente del movimento Mass-Voll ("la misura è colma"), è stato condannato oggi dal Tribunale distrettuale di Zurigo per calunnia nei confronti dell'ex presidente della Gioventù socialista (GISO) e granconsigliere Nicola Siegrist.

(Keystone-ATS) Al 30enne è stata inflitta una pena pecuniaria sospesa condizionalmente di 15 aliquote giornaliere da 30 franchi, mentre il Ministero pubblico ne aveva chieste 30 più una multa di 300 franchi. La difesa aveva invece auspicato l’assoluzione.

Rimoldi aveva definito Siegrist su X un “miserabile fascista”, “terrorista” e “nemico della Costituzione”. Stando all’accusa, egli ha scritto questi post solo per danneggiare sistematicamente l’immagine di Siegrist.

In aula Rimoldi ha confermato di aver pubblicato tra aprile e giugno 2024 i sei post in questione e ha dichiarato di sostenere quanto scritto, ad eccezione di un post: “ritiro la dichiarazione che il signor Siegrist abbia come modello Hitler. Qui sono stato impreciso”, ha detto, intuendo che i paragoni con Hitler potevano essere penalmente rilevanti.

In effetti il tribunale ha concluso che proprio l’accusa di nazismo ha oltrepassato i limiti della libertà di espressione e pertanto va punita. Gli altri insulti non sono invece stati ritenuti passibili di pena.

Il giudice ha motivato la sua decisione affermando che nelle dispute politiche è necessaria una certa cautela. “Non possiamo condannare ogni parola”, ha affermato, ricordando però che secondo il Tribunale federale i paragoni con Hitler sono decisamente lesivi dell’onore e quindi punibili.

In mattinata, durante l’interrogatorio, Rimoldi ha sostenuto che “la GISO abusa della giustizia per zittirmi”. Lui stesso non ha mai fatto ricorso alla giustizia in tutti questi anni: non ha mai denunciato la Gioventù socialista per le sue dichiarazioni nei suoi confronti.

Le accuse non sono venute dal nulla, ha affermato il suo difensore: c’è una storia di innumerevoli provocazioni da entrambe le parti. “Per chi viene costantemente denigrato, a un certo punto la misura è colma”, ha affermato il legale. A suo dire le dichiarazioni di Rimoldi corrispondono “semplicemente alla verità”, e l’accusa di fascismo deve avere spazio in un dibattito politico.

Per l’avvocatessa di Siegrist, invece, è chiaro che con le affermazioni su X Rimoldi ha superato i limiti del discorso politico. Inoltre, ha sottolineato, il suo cliente non ha reagito al primo post del fondatore di Mass-Voll: questi ne aveva pubblicati molti altri in precedenza. Quando gli attacchi non sono diminuiti, Siegrist ha deciso di sporgere denuncia.

Rimoldi intende ora aspettare la motivazione scritta della sentenza prima di decidere se ricorrere al Tribunale cantonale. Non si tratta peraltro dell’unico suo conflitto con la giustizia: anche nel canton Berna dovrà presto presentarsi in tribunale in seguito a una denuncia della GISO.

Rimoldi, un tempo vicepresidente dei Giovani PLR del canton Lucerna, era considerato allora una promessa nel partito. Durante l’epidemia di coronavirus era però entrato in discordia con i liberali radicali e aveva lasciato il partito nel 2021. All’inizio di quest’estate ha annunciato di volersi candidare per la presidenza del PLR svizzero, ma quest’ultimo ha fatto sapere di non voler più avere a che fare con lui e ha respinto la sua domanda di adesione. Con il movimento Mass-Voll da lui fondato, Rimoldi aveva criticato aspramente le misure anti-Covid adottate a livello federale.

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