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Zelensky,’importante che garanzie sicurezza inizino subito’

Keystone-SDA

È importante che le garanzie di sicurezza promesse a Kiev dai Paesi della coalizione dei volenterosi scattino subito, "senza attendere la fine dei combattimenti".

(Keystone-ATS) Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in videocollegamento al Forum economico di Cernobbio, in provincia di Como. Zelensky ha poi detto che le garanzie sono anche di carattere economico, ringraziando i 26 Paesi che si sono detti disponibili ad appoggiare la sicurezza dell’Ucraina, parlando di “importante passo avanti”.

Sulle “garanzie di sicurezza per l’Ucraina, ci sono già 45 Paesi nella coalizione, e 26 di loro sono pronti ad aiutare con un reale sostegno alla sicurezza. Questo è un grande cambiamento. Si tratta di Paesi forti, tra cui l’Italia, e il presidente Trump ha confermato che l’America è pronta a partecipare”, ha quindi detto il presidente ucraino in apertura del Forum di Cernobbio.

“È molto positivo – ha affermato Zelensky – che il presidente Trump, specialmente dopo il nostro incontro a Washington, supporti le garanzie di sicurezza. Con la difesa aerea, prima di tutto, abbiamo bisogno dei Patriot, solo gli Stati Uniti hanno un tal numero di Patriot, e licenze e molti sistemi diversi, inclusa l’intelligence. “Per quanto riguarda la pressione politica, la seconda cosa che può cambiare la situazione sono le sanzioni contro l’aggressione russa”, ha aggiunto.

“L’armata ucraina è un’armata grande, 800’000 persone, è la più grande in Europa. È una garanzia per la sicurezza dell’Ucraina e ovviamente per tutta l’Europa. Se l’armata è forte, l’Europa non è in pericolo. Queste sono le cose importanti”, ha puntualizzato, sottolineando che “Putin non vuole chiudere la guerra ma se la pressione aumenterà, forse lo spingerà a farlo. Nessuno si fida, nessuno si fida dei russi ma non è questione di fiducia, bisogna far finire la guerra e abbiamo bisogno di Usa, Europa e dei Paesi del Sud globale che purtroppo ad oggi non sono coinvolti ma ci lavoreremo”.

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