WEF: in 350 alla marcia di protesta nei Grigioni

Circa 350 dimostranti scettici nei confronti del Forum economico mondiale (WEF) sono partiti stamane da Küblis (GR) per una marcia di protesta che li condurrà a Davos (GR).
(Keystone-ATS) Il movimento, noto come Strike-WEF, critica l’élite economica ed è attivo in favore della giustizia climatica.
I manifestanti si sono riuniti alla stazione ferroviaria di Küblis per raggiungere tra due giorni Davos, a 25 chilometri di distanza. Nonostante le temperature glaciali, l’atmosfera era rilassata e ricordava più un campo escursionistico che una riunione della sinistra alternativa.
“Critichiamo l’élite che pensa di parlare a nome del popolo mentre milioni di persone stanno già morendo a causa del cambiamento climatico”, ha dichiarato all’agenzia Keystone-ATS una portavoce del collettivo Strike-WEF.
La maggior parte dei partecipanti proviene dalla Svizzera e dalla Germania, ma ci sono anche manifestanti venuti da Belgio, Portogallo, Inghilterra e persino Perù. Le circa 350 presenze rappresentano un numero in linea con quello dello scorso anno.
“Siamo esplicitamente un movimento non violento”, ha tenuto a sottolineare un portavoce di Strike-WEF ai media. Gli organizzatori si sono detti soddisfatti anche del percorso approvato dalle autorità grigionesi.
Dopo che nelle ultime tre edizioni del WEF la loro marcia aveva dovuto arrangiarsi su sentieri e raggiungere Davos in treno, quest’anno i manifestanti potranno nuovamente marciare in modo visibile sulla strada cantonale fino a Klosters. E potranno anche salire verso Davos percorrendo la carreggiata.
Lo Strike-WEF si era opposto con successo davanti al Tribunale federale al divieto di accesso alla località grigionese sulla strada cantonale. Secondo la Corte, il trasferimento completo della camminata avrebbe costituito un’interferenza sproporzionata con la libertà di espressione e di riunione.
Dopo aver trascorso la notte in una palestra di Klosters, i manifestanti raggiungeranno Davos domani e si uniranno a una manifestazione organizzata dai Giovani socialisti nel pomeriggio. Insieme allo Sciopero per il clima e al Gruppo per una Svizzera senza esercito (GSsE), dimostreranno contro quella che definiscono “riunione internazionale delle lobby dei capitalisti”, che si terrà nella località grigionese dal 20 al 24 gennaio.