VS: incendio boschivo a Bitsch legato a spari su cavi elettrici
(Keystone-ATS) L’incendio boschivo scoppiato il 17 luglio 2023 nei comuni di Bitsch e Riederalp (VS) è stato “probabilmente” causato da ripetuti e deliberati spari ai cavi della linea elettrica principale. È stato lanciato un appello per la ricerca di testimoni.
Secondo i risultati delle indagini, “uno sconosciuto ha probabilmente sparato intenzionalmente diversi colpi ai cavi elettrici della linea principale con un fucile”, si legge in una nota odierna della polizia cantonale e della procura, a poco meno di un anno dai fatti.
Un altro colpo ha tranciato il filo di rame della linea di derivazione all’altezza di un pilone, causando un cortocircuito. A causa del surriscaldamento, il cavo conduttore si è spezzato cadendo a terra.
Il tentativo di attivare manualmente la linea dalla centrale, nel rispetto delle prescrizioni in vigore, per verificare il cortocircuito, ha probabilmente innescato l’incendio. “La tensione ha generato archi elettrici che hanno parzialmente fuso il cavo di alluminio e incendiato la vegetazione secca circostante”, stando al rapporto d’inchiesta.
Il 17 luglio 2023 è scoppiato un devastante incendio boschivo sopra Bitsch, nell’Alto Vallese. Soltanto dopo tre settimane la situazione si è stabilizzata grazie all’intervento di centinaia di pompieri della regione, del Vallese e di altri cantoni, oltre a membri della protezione civile. Per domare le fiamme sono stati impiegati anche elicotteri Super Puma dell’esercito.
L’incendio ha interessato un’area di 132 ettari, di cui circa 35 ettari di terreno scosceso. Sono bruciati circa tre quarti degli alberi dell’area. Il rogo non ha causato feriti; le abitazioni sono state risparmiate. Lo spegnimento è costato circa 3,3 milioni di franchi, ha dichiarato a Keystone-ATS Edgar Kuonen, sindaco di Bitsch, di cui 1,7-1,8 milioni coperti da sponsor e altri donatori, fra cui il Patronato svizzero per comuni di montagna. Il resto della somma è diviso tra Bitsch e il vicino comune di Riederalp. “Finora non abbiamo ricevuto nulla dal Cantone, che però ci ha promesso un aiuto finanziario”, ha spiegato Kuonen.