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VS: Christian Constantin e Nicolas Voide sul banco degli imputati

Keystone-SDA

Il presidente del FC Sion Christian Constantin e l'ex presidente del Gran Consiglio vallesano, Nicolas Voide, compariranno davanti alla giustizia nel febbraio 2026.

(Keystone-ATS) Saranno giudicati nell’ambito del fallimento della società di un altra personalità del canton Vallese, l’ex presidente (dal 1984 al 1999) dell’HC Martigny René Grand.

Il fallimento nel 2017 dell’azienda, specializzata in lavori di intonacatura, pittura e gessatura, ha lasciato un buco di 6 milioni di franchi a René Grand. I contributi sociali non pagati hanno raggiunto i 2,73 milioni, di cui 2,39 milioni dovuti alla cassa di compensazione vallesana.

Già nel 2010 erano emersi gravi problemi di liquidità e diverse pratiche contabili dubbie agli occhi della fiduciaria incaricata di controllare i conti della società, ha precisato la procuratrice Cindy Kämpf nel suo atto d’accusa, di cui Keystone-ATS ha potuto prendere visione.

Dall’indebitamento eccessivo al fallimento

Nell’esercizio 2012, l’organo di revisione aveva stimato che alcune voci del bilancio fossero state sopravvalutate di 850’000 franchi, senza i quali la società si sarebbe trovata in una situazione di indebitamento eccessivo. La situazione è poi progressivamente peggiorata fino al fallimento.

La parte della vicenda che coinvolge Christian Constantin risale invece al gennaio 2019. All’epoca, l’Ufficio esecuzioni avviò un pignoramento provvisorio di 1,66 milioni di franchi nei confronti di René Grand. Sebbene non disponesse di liquidità per rimborsare il debito, possedeva una villa a Martigny (VS) che aveva messo in vendita per 1,9 milioni di franchi e il cui valore venale era pari a 1,47 milioni, secondo l’atto d’accusa.

Un acquisto che pone un problema

Alcuni giorni dopo, nonostante l’avviso di pignoramento in corso, l’oggi 83enne ha ceduto la sua proprietà alla società Christian Constantin SA per 975’000 franchi, un prezzo corrispondente al riacquisto dell’ipoteca. Questa operazione ha così consentito a René Grand di continuare a vivere nella sua casa e al presidente dell’FC Sion di acquistare un immobile a un prezzo inferiore a quello di mercato. Una pratica che è valsa a Christian Constantin un procedimento penale per diminuzione dell’attivo in danno dei creditori, viene ancora precisato nell’atto d’accusa.

A sua volta Nicolas Voide deve rispondere dello stesso reato. Secondo il Ministero pubblico vallesano, il notaio, ex candidato al Consiglio di Stato, non poteva ignorare, nell’organizzare la vendita a quel prezzo e in un lasso di tempo così breve, che stava danneggiando gli interessi dei creditori. Quanto a René Grand, è perseguito sia per diminuzione effettiva dell’attivo in danno dei creditori, sia per amministrazione infedele aggravata e cattiva gestione.

Processo il 4 e 5 febbraio

Verrà inoltre processato anche un membro della famiglia di René Grand, poiché la sua azienda ha ricevuto gratuitamente 80’000 franchi di materiale dalla società del suo parente, oltre alla possibilità di usufruire di un magazzino affittato da quest’ultima per circa 20’000 franchi.

Il processo si terrà presso il Tribunale di Martigny il 4 e 5 febbraio del 2026.

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