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Voglia di vacanze è tanta, uno svizzero su due farà tre viaggi

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Voglia di vacanze alle stelle, malgrado l’aumento dei costo della vita e delle ferie stesse: il 92% degli svizzeri ha in programma almeno un viaggio quest’anno e il 51% ne ha previsti almeno tre.

Il dato emerge da un sondaggio – 1000 persone interrogate in aprile – commissionato dalla società di confronti internet Comparis, che precisa pure come per viaggio si intenda ogni spostamento privato con almeno un pernottamento, comprese le visite ad amici o parenti.

“L’elevata propensione a viaggiare evidenzia quanto la mobilità e il relax siano importanti per la società”, afferma Adi Kolecic, esperto di Comparis, citato in un comunicato. “Viaggiare è decisamente più costoso rispetto a prima della pandemia, eppure poche persone sono pronte a rinunciare alle vacanze”.

“L’elevato livello salariale della Svizzera consente alla maggior parte della popolazione di partire più volte all’anno”, prosegue lo specialista. “Malgrado l’aumento dei prezzi, i costi di viaggio rimangono contenuti se paragonati al reddito mensile”.

Quasi la metà degli interpellati afferma di pagare complessivamente più di 1000 franchi per le vacanze più lunghe del 2024. Tra coloro che hanno un reddito familiare lordo superiore a 8000 franchi il 64% spende più di 1000 franchi a persona durante le vacanze principali dell’anno, il 21% addirittura oltre 3000 franchi.

Solo il 15% trascorrerà la vacanza principale sul territorio nazionale: la maggior parte ha scelto una meta europea, dove andranno quasi due terzi degli intervistati, mentre una persona su cinque preferisce partire per destinazioni extraeuropee. A questo proposito, gli intervistati con un reddito elevato sono più propensi a raggiungere altri continenti rispetto a chi ne percepisce uno più basso, che invece tende più spesso a rimanere nella Confederazione. “Rispetto agli abitanti dei paesi limitrofi gli svizzeri trascorrono più spesso le vacanze all’estero: questo dipende da un lato dalle dimensioni del paese, dall’altro dal franco forte, che rende più interessanti i viaggi fuori dai confini nazionali”, spiega Kolecic.

Il periodo più gettonato è l’estate: il 54% dei viaggi più lunghi viene infatti pianificato in tale periodo. Mentre le famiglie prediligono la stagione estiva (69%), le persone di età pari o superiore a 56 anni sono più propense a viaggiare in autunno (41%). Inoltre, nei cantoni latini si tende a partire più spesso nei mesi estivi rispetto alla Svizzera tedesca.

Quasi la metà delle vacanze più lunghe (49%) prevede almeno otto pernottamenti. Anche in questo ambito le differenze tra fasce di reddito sono evidenti: per i viaggi principali solo il 34% delle persone che vivono in economie domestiche che guadagnano poco trascorrerà fuori casa più di una settimana; nella fascia di reddito più alta, invece, la quota sale al 59%.

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